

•olare. K* molti» indicato rimhianramento delle pa
reli e delle \o lt e ron latte di ralee <20%) elle oltre
.1
conferire una maggior luminosità al lorale — in
•pianto riflette la «piasi totalità «Iella luce — agisre
pure rutile ottirn«» d isinfettante a ragione della sua
alcalinità. Combinandosi poi ron la CO: rontrihui-
•ce a dim inuire il grado di viziatura dell'aria , la
quale ^enilira aripiistare una raratteristira piace-
\«*le freschezza. Il latte «li «-aire tende a trasfor
marsi
«Min
il tempo in carbonato ili ralre rlie è inat
tivo: donde la necessità «li applicar!*» ron frequen-
/a . dato rlie il
sin»
basso rosto lo consente. (Conviene
poi aggiungere al latte di «'aire del s«»lfat«» di rame,
nella percentuale del .v%. allo scopo di utilizzare
le spierate proprietà tossirhe verso limite specie di
muffe. Tale miscela, applicata sulle pareti, sugli in
fissi e
sui
rivestimenti di legno a contatto roi sacrili
«li sabbia — sopratutto nei riroveri a trincea —
combatte efficacemente lo sviluppi» di tali organismi
e previene il manifestarsi di spiarev«»li <»dori.
La pulizia «lei pavimenti si ottiene mediante vi-
goros«» lavaggi*» con «mia caustica ( non earhonalo)
al 2 -4 ° o . la «piale 'gras;>a ed asporta meglio il su-
«liriume.
Nell'eventualità di infe*tazi«ini di rimiri il mezzo
più sicuro di d isinfestazione è l'acido cianidrico rhe
«leve pen i es-ere impiegato da personale special iz-
zato. data la sua enorme tossirità. Contro i ratti ed
i pidocchi si p«»ne a bruciare entro il b»eale l»en
rhiuso delio zolfo addizionato ron aironi comune:
«teeorrono in genere .">0 gr. ili SO; e 2 gr. di spirito
per metr«» euho di ambiente. L'SO: deve agire per
sei o re : dopo tali operazi«»ni è indispensabile ven
tilare a fondo i locali.
Ogni ricovero «leve essere provvisto di una cas
setta contenente i principali presidi terapeutici ri
c h i e s t i
dalla inedirazione d'urgenza, oltre a viveri
«li ronforto ed antidoti per i principali gas tossici.
Buona norma consiste nell'apporre cartelli indira-
tori dei vari locali.
Quando manchi un apposito incaricato, alla pu
lizia del ricovero provvederanno a turno i vari in
qu ilin i, che saranno così incitati al più educato uso
d e ll‘ambiente.
P
a t o l o g ia
d e i
r ic o v e r i
.
Tra le (tersone che. in raM» d'allarme, si r ifu
giano nei ricoveri se nc trovano spesso di quelle
rhe presentano un particolare stato psicologici», an
sioso
od em«»tiv<». atto a dim inuirne le f«»rzc gene
rali di resistenza probabilmente per effetto di uni»
•«ludibrio biochimico degli um«»ri e dei tessuti che
ne riduce il potere battericida e fagocitano. E' noto
|
h
»
ì
come emozioni e patemi d'animo possono »»pe-
ciecamente prov «Mare l'insorgenza di fatti di colite
•pastica c favorire il meccanismo angiospa>tiro d e l
la cefa lea , c
determinare anrhc disturbi a
carico dell'apparato eardio-vaerolarc.
oopratutto
ne
gli individui d ie presentavano già note di arterio
sclerosi miocardica o vascolare. Non è raro osser-
vare. in roinridenza di allarmi, l'insorgenza di vere
e proprie crisi angiimse in indiv idui afTetti da « an
gina pectoris ». Anche le persone affette da vizi di
cuore possono subire defili improvvisi, sensibili
peggioramenti in seguito allo squilibriti emotivo
provi»cat<» da questi allarmi.
Il
freddo e l'umidità che si constatano in molti
ricoveri, possono esercitare dannosa influenza sulle
condizioni «li salute dei presenti. Sopratutto in raso
«l'allarme imtturno gli individui, bruscamente sot
tratti al confortevole ambiente delle proprie abita-
zion i, sono più farilmente esposti a subire le dan
nose c«»iiseguenze «Ielle variazi«»ni di temperatura,
umidità e delle altre c«»ndizi«ini fìsiche ambientali,
e questo si verifìea specialmente nei soggetti più
delicati (bambini, vecchi, malati) che non reagi
scimi» con sufficiente prontezza a tali variazioni con
l'adattamento dei poteri termoregolatori.
La questione delle malattie <«a frigore » è stata
discu-sa in «»gni t
e neppure oggi si può dire
completamente risolta. Prima dell'epoca batterio-
logica il raffreddamento era considerato l'esclusivo
fattore eziologico di molte malattie: in seguito, la
scoperta dei microrganismi patogeni portò a misco
noscere l'influenza dei fattori
fìsici
c«»me causa di
malattia. Non è facile spiegare il meccanismo d 'a
zione delle variazioni di temperatura sul determi
nismo di tali malattie ed è probabile che fattori
diversi si associno nel provocare gli stadi morbosi
che comunemente si ritengono causati dalle varia
zioni fìsiche dcU'ambiente.
Per i rapporti più evidenti con «pieste variazioni
e per essere frequenti tra i rifugiati nei ricoveri,
meritano una c«»nsiderazione particolare alcune ma
lattie.
La ci»rizza nella forma più semplice si manifesta
con starnuto molto molesto e secrezione nasale co
piosissima: viene descritta da
S
t r i k e r
come mco-
rv za vasomotoria a frigore ». Quando è associati a
leggero catarri» delle v ie aeree superiori costituisce
il raffreddore semplice. La secrezione diventa muco
purulenta con dolori muscolari e cefalea nella co
rizza infettiv a : è facile inoltre la compartecipazione
dei seni nasali e l'insorgenza di una tracheobron-
chite concomitante. Anche l'angina acuta può es
sere provocata dal semplice raffreddamento, ed è
tem ib ile per le complicanze. La bronchite da azione
diretta del freddo sulla mucosa bronchiale
è
facile
a verificarsi nei bambini. I>a polmonite può essere
determinata da modificazioni di virulenza impar
tite dal freddo ai pneumoci»cchi, ospiti innocui del
la cavità burraie.
NcU'emoglobinuria parossistica a frigore il raf
freddamento agisce mediante eterogeneizzazione
de lle albumine, che determinano poi la malattia per
meccanismo allergico.
L'intestino pure può risentire gli effetti del fred
do .
con immediate turbe funzionali (dolori, diar
rea) che
Se
h a de
definisce « neuromi da raffredda