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V I L L E

R E A L I

I X

P

/

E M O X T E

BACC0NI6I E IL SUO CASTELLO

Fu soggiorno di sovrani e lo è di principi, unito

alla metropoli subalpina da secolari legami dinastici

e spirituali.

Sellitene non appartenga alla nostra provincia

Kacconigi interessa perciò Torino, della cui Keggia.

al pari di Moncalieri, R ivo li. Venaria potè per lun ­

ghi periodi considerarti una superba dipendenza

estiva e autunnale.

* * *

Kacconigi porta con garho il suo grado di città,

al quale fu elevato con Regie Lettere Patenti del

4 settembre 1832. T ito lo tutt’altro che ingiusto.

Città e non semplice borgo è quell'abitato che si

sviluppa ai due fianchi del cartello come a fargli

da guardia fedele.

Abitato in prevalenza antico, d ’impronta fra l ’ur­

bano e il rurale, Un sano ambiente campereccio che

s’alterna a sodi ed ifìci, tra cui non ne mancano di

moderni, occupati da attive industrie e da istituti

di educazione. F la città ha questo di singolare: che

ai visitatore si rivela a poco a poco, come una gra­

duata sorpresa che finisce col ripagarlo ad usura

della mezza delusione iniziale.

Qualcosa d 'in so lito , sì. \ie n fatto di notare non

appena

scesi

dal treno sotto la pen*ilina.

Quante stazioni hanno la \e iitura d una perma­

nente saletta reale? Fd eccola li. dietro le opache

invetriale. Ma poi. l’accoglienza del luogo è p iu t­

tosto dimessa, nonostante un viale rettilineo che

sbocca nel m inuscolo giardinetto pubblico. Meno

ancora possono preparare a spettacoli regali le

prime case: muri qua e là coperti, in ottobre, da

pannocchie di granoturco come da pomposi e do­

rati lembi di tappezzeria.

Ma a un tratto, quando ormai -i è rassegnati a

non trovar di p iù . ecco che la città ci viene incon­

tro: una piazza, una strada fiancheggiata da botte­

ghe e alberghi, altre v ie . ancora vicoli e piazze, con

mercati, scuole, monasteri. Arterie che s'incrociano

e si diramano. Ovunque, soglie d ’artigiani, linde \r -

trine, caffè e trattorie d'a*petto accogliente.