

«a«:}:io odierni ri appaiono di solito più come delle
esercitazioni stilistiche spesso mirabili, che non del
le vere e proprie confessioni di poesia.
Fra i pochissimi paesisti italiani contemporanei
che. pur operando in un gusto assolutamente mo
derno. hanno saputo infondere alla loro pittura
quel medesimo sentimento che mosse i grandi pit
tori ottocenteschi di paesaggio, crediamo sia da por
re in prima linea Arturo Tosi: e probabilmente a
questa sua inalterata adesione alla natura è da ascri
versi il crescente successo presso il pubblico del
l'artista lombardo, riapparso anche in recentissime
mostre milanesi. Non è perchè egli sia nato set
tantanni fa ed abbia seguito con affetto di discepolo
— scrisse un suo biografo — l'opera e i consigli
di Vittore Grubicy. che le sue radici ideali nel se
colo scorso son radicate tanto profondamente, men
tre il
mio
stile dimostra una sensibilità tipica del
tempii nostro. Ciarlo Carrà è più giovane di lui sol
tanto di un decennio, ma se noi confrontiamo uno
«Irgli ultimi paesaggi del pittore di Quargnento con
uno dei motivi prediletti dal pittore di Busto Arsi
rio — una pacata pianura chiusa al fondo dalla
massa prealpina sotto la va«ta ariorità di un cielo
percorso da qualche lieve nube — immediatamente
sentiamo che non è lo stile della pennellata a render
così diverse le due visioni, bensì lo spirito che le
informa. Non per nulla un artista raffinato e sen
sibile come Ugo Bernasconi di lui scriveva sedici
anni fa : « Tutta la sua produzione è andata infatti
verso l'intensità del tono e la robustezza del chia
roscuro, senza mai venire meno a quel senso di at
mosfera limpida ma molcente, che fu sempre ca
ratteristica della pittura lombarda, dal Borgognone
al Ranzoni o al Previati; e in questa atmosfera di
dolcezza il Tosi ha saputo raggiungere talvolta
grandi fulgenze di colore... cosicché la sua pittura
ri dà, in riassunto, il senso di una tenuta e quasi
malinconica dolcezza, che pur non si affloscia su di
sè ma si eleva virilmente ai vertici della gioia ».
L'importanza di questo romanticismo iniziale del
Tosi veniva pur ieri sminuita da Giulio Carlo Argan
in un suo serrato studio sul nostro paesista, pub
blicato nella rivista
Le Arti :
sosteneva
il critico
che
• non
può
avere altra importanza
che
quella
d'in
dicare
il
percorso della
tradizione
interna, costruita
e
bob
accettata,
del linguaggio
pittorico
del
Tori,
il
fatto
che, in questa
raggiunta
ideatila di sentimento
m