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N o t a .

\rturo Tosi è nato a Busto Arsizio il 24 luglio

IH7I. Di si*. «I«*i suoi stilili, rosi ««fili stesso ci rife­

risce :

« Frequentai n«*gli anni gbivanili la scuola del

mulo all*Accademia di Brera. indi per breve tempo

lo studio del pittore Ferratimi Visconti in Milano.

In seguito mi liberai dal vincolo di qualsia^ di-

redo insegnamento, iidando che libertà di studio e

ili meditazione meglio favorisse lo svolgersi schietto

lidia mia vita interiore.

(lonolihi in quegli anni Vittore Grubicy ed a lui

fili legato da stima ed amicizia profonda.

Kgli mi fu largo di consigli e d'incoraggiamenti.

Attesi per qualche tempo allo studio della figura,

ina da circa un trentennio ini sono dedicato qua-i

esclusivamente alla pittura di paese e nature morte.

(Questo trentennio d ‘ opero«ità fu \olto a rendere

più

limpida la mia espressione, a cercarne un'ade­

renza più intima al sentimento agreste della natura

«* al mio amore alla terra. Sentimento che ha tro­

vato principalmente il suo terreno propizio nelle

belle vallate del Bergamasco e sui colli della Ri­

viera Ligure, ai quali siti sono fedele da molti anni.

In questo lavoro lento e graduale, ho cercato di te­

nere l'animo aperto a quanto si face\a attorno a me

e anche fuori del

nostro

paese, non rifiutando quel­

le conquiste altrui che potevano

essere

un arricchi­

mento della mia

sensibilità ».

Parecchie sue opere

sono

conservate nella Gal­

leria d'Arte Moderna di Milano, in quella Nazio­

nale «li Roma, nelle Gallerie di Roma. Firenze.

(>enota. Torino, Piacenza. Venezia. Trieste.

All'estero i suoi quadri figurano nei Musei di

Parigi. Mosca, Atene, Budapest, Bucarest, Sofia.

S P I C C I O L I

Degli incontri.

«.luando un cuore è p im » di -uprrhia. dà

■ I -uo amore ai grandi e ai polenti di ijue-lo inondo: quando in-

w allierga la umilia e la riim|u»iiinr. a «-hi dotrelihe rnnrrdrrr

■ I 'Uo amore <r non a colui che più profondamente è raduto nel-

I errore, nel tizio. neU'aridita? «

M i m i

I

i u i i i h .

Il

rorreffierr

'W in

morir .

Le cavallette • Trinità dei Monti.

Nella no.ira illu-a

(■«tenia

boi

tentammo di aprire una -«rada, ma il tento drl de-

-*-rto . ‘ r di nuoto alialo e ha coperto la traccia da noi fatieosa-

nlente -rat ala Oue^.. tcn lo M d u e di ronda • di fronda, che dir

-i to flia .

ci credete, f il *olilu tentacelo r-ti»o che porta

le catallrtte ha -ulta -c a b di I n a ila dei M a li.

l > . Ci

Ah. Metastasio!

\h no. chiamami figlio. \h i|ur-l<> nome

è il mio prepio più grande! lo. che «arri

-ruta di

Ir'f

Tu «olo

padre. Iienefattor. maestro, amico

tutto fo-li per me: tutto io li drjtpio.

la mia riconoscenza. il m i» ri-pello.

l'amor m io. la mia fede...

i Da /.'eroe rinew . \no l°i.