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IIpaese delle meraviglie
Il
turista elio da San Dalmazzo di Tenda si incam
mina per il cosi detto I
’tilIone della Miniera,
rimon
tando il rumoroso torrente Beonia, vedrà scoprirsi ai
suoi occhi stupefatti uno dei tratti più interessanti di
tutte la Alpi marittime, tanto importante sotto ogni
aspetto — della fauna, della flora, della geologia, della
mineralogia, della paleontologia e della storia — che
Istituti e Società scientifiche hanno in passato a più
riprese suggerita l’opportunità e la convenienza di
farne addirittura un
Parco Saziatale
a somiglianza di
quanto — per altre ragio:ii — si è latto per il Cìran
Paradiso.
I limiti di questa zona sono segnati ad est dal solco
del Roia e ad ovest da quello del Gordolasca, at
tinente del Vesubia: a nord dalla giogaia che con
giunge le alte vette del C'iapier (in. 3143) e dell’ Abisso
(2755;; a sud dal confine con la Francia.* Culmina
quasi al centro il monte Bego (2875), maestosa su
perba mole, dalla cui vetta si gisde un vastissimo
panorama, che comprende non solo tutta l’impervia
e scabra regione circostante, ma anche gran tratto
della riviera ligure, fino a Vetitimiglia e a Nizza, ad
Antibo ed alle isole Hycrcs. A occidente di questo
* Contine anteriore al
15
settembre
1947
ijran monte scorre da nord a sud, pel cosiddetto val
lone delle Meraviglie, il humicello che poi piega
verso oriente, percorrendo il vallone della Miniera;
parallele a quest’ultimo sono la valle di Fontanalba e
la Valtnasca, congiunte alla loro volta dalla valle di
Castcrino, le cui acque, congiungendosi infine con
quelle della Miniera, formano l’ unico corso della
Beonia scendente a sbalzi verso il Roia, a cui porta
copioso tributo di acque nei pressi di San Dalmazzo.
È un vero dedalo di valli e vallette, tra cui s’ascon
dono meraviglie di tutte le specie. « Sotto l’aspetto
geologico — lasciamolo dire da F. Sacco — la regione
è un’impalcatura di antiche, compatte rocce cristal
line, gncissiche, qua e là anche un po’ granitoidi, su
cui si adagia una potente cd estesa formazione di
argilloscisti metamorfici (la cosidctta
pietra del Roia
o
Roiaite)
grigio-verdicci, qua e là rossicci o violace-
scenti f> verdastri, talora inglobanti strati-lenti di du
rissimo conglomerato variegato (detto
Anagenite)
.....
il tutto profondamente ed ampiamente inciso ed eroso
dagli agenti acquei ed atmosferici attraverso 1 milioni
di anni dacché questa regione tu sollevata a costituire
montagne. Durante l'epoca glaciale dell’era quater
naria i ghiacciai, che invasero largamente e potente
mente questa regione, vi produssero poi, col loro
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