

e lo memorie lasciate da Ascanio Sobrero balzano evi
denti tutti i suoi meriti che nulla tolgono a quelli, di
altro genere, spettanti al Nobel.
A propositi) del quale è doveroso sfatare la leg
genda diffusa in passato, torse in ritorsione per non
aver egli esplicitamente accennato al Sobrero quando
parlò della sua dinamite, che la scoperta del Nobel
tosse avvenuta casualmente. C ’è chi scrisse infatti che
a causa della rottura di un recipiente contenente nitro
glicerina, la quale fuoruscendone aveva imbibito la
polvere di tripoli che serviva da imballaggio al vetro
per impedirne urti e scosse', il Nobel avesse esaminato
la pasta che ne era risultata scoprendone le doti e in
ventando così la dinamite. Non è vero. Nobel fece
studi appositi per ottenere lo scopo che si prefiggeva
e ottenuto il risultato, sarebbe stato forse più corretto
s e
avesse detto che la sua dinamite era costituita dalla
nitroglicerina scoperta da Sobrero impastata con il
kieselgulir.
Invece Nobel presentava il 17 luglio 1865
alla
Acadcmie des scicnccs,
una nota intitolata:
Resultali
des experieiues Jaites aire la nitroglycerine à la mine de
la
I
’ieillc Montagne,
nella quale non ricordava
il nome di Sobrero e perciò alcuni credettero
che il Nobel stesso avesse scoperta la nitroglicerina
e non solamente la possibilità della sua applicazione
pratica.
Il
chimico Pclouze però, che era uno dei commis
sari che esaminarono la memoria di Nobel, fece espli
citamente notare che la piroglicerina detonante era
già stata scoperta dal Sobrero fin dal 1847.
Ben lo sapeva egli che del Sobrero era stato maestro.
Ma a questo punto giova esaminare quale è stata
la vita scientifica del Sobrero.
Nato, come si è detto, nel 1812, Ascanio Sobrero
incominciò gli studi universitari a Torino nel 1830
quando nella nostra università insegnava chimica Gio
vanni Antonio Giobcrt. Giobcrt era ormai negli ultimi
anni della sua carriera e non era più al corrente della
chimica scientifica : del resto egli si era preferibilmente
occupato di chimica applicata. Morto il Giobert nel
1834 Sobrero fu per alcuni anni assistente dei profes
sori Michelotti e Lavini, ma si accorse che Torino
11011 er.
un ambiente chimico molto elevato.
Aveva 28 anni quando cercò all’estero un migliore
alimento alla sua cultura chimica e nel 1840 andò a
Parigi nel laboratorio di Pelouze e in seguito nel 1843
per sei mesi (dall'aprile all’ottobre) a Giessen presso il
laboratorio di J . v. Liebig.
Il laboratorio di J. v. Liebig a
G itan i
d
*I
periodo
c k era
frequentato da) Sobrero.
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