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GRUPPO SPORTIVO

FIAT

I campi di Cenni*

Nel iy-22, allorché il fascismo non aveva ancora

inquadrato ogni attività, soffocandone la vita spon­

tanea, alcuni operai ed impiegati della Fiat fondarono

il loro Cìruppo Sportivo. Vi erano pochi mezzi, ma

la passione sorreggeva quei volenterosi: e l’iniziativa

ebbe fortuna.

Quando, nel ly^s, tutti gli organismi sportivi

delle aziende — o, ad essere più esatti, dei dipendenti

di esse — vennero schierati in beU’ordine nelle file

del Dopolavoro, che in realtà assai chiedeva e nulla

dava ai suoi affiliati, il Gruppo Sportivo Fiat si trovava

in pieno sviluppo. Tanto era sano e robusto, che il

nuovo indirizzo non gli cagionò danni irreparabili.

Dal lato finanziario venne sovvenzionato con 1 ver­

samenti obbligatori di tutti 1 lavoratori della Fiat ed

il contributo paritetico, anch’esso a carattere costrit­

tivi), della Direzione dell'azienda; dal lato direzio­

nale, di gran lunga il più importante, ebbe la fortuna

di trovare alcuni elementi capaci, che inghiottirono il

rospo O . N . D. e lavorarono intensamente per il

progresso sportivo del Cìruppo, riuscendo anche a

digerire quel po’ di zavorra inevitabile nelle organiz­

zazioni del regime.

I tristi vcntidue anni non appannarono quindi il

blasone del CI. S. Fiat, i cui atleti colsero innumerevoli

affermazioni e decine di campionati nazionali nei più

diversi sport. La dipendenza da un ente del governo

fascista incise invece sullo sviluppo 111 estensione del

Cìruppo, in quanto le masse lavoratrici non potevano

riconoscere 111 esso una loro creatura, così come invece

era nata, non lo amavano, anzi se ne distaccavano

sempre più.