

Fu questo spirito ili ostilità al Dopolavoro d ie
pesò profondamente sul G . S. ! lat (.piando, dopo la
liberazione, riprese il sin» vetrino nome e si ricostituì
democraticamente. Erano rimasti nelle sue file alcuni
dei vecchi elementi la cui passione sportiva aveva
superato ogni avversità, ogni disgusto; e furono
questi pochi a raccogliere immediatamente la diffi
cile eredità, a tentare di rimettere in sesto il Gruppo,
che nell'ultimo periodo della guerra aveva grande
mente sofferto per azioni belliche, nazifascistc e anche,
sia pure in m inor misura, per l’ixcupazioiie.
Nella sede centrale seinidistrutta, sui campi spor
tivi bucati dalle bombe e solcati profondamente dai
cingoli dei carri armati, vi era il caos. Sembrava che
su quelle macerie, su quella terra sconvolta, nulla
più sarebbe cresciuto; ed invece, in breve tempo, la
volontà dei ptK'lii anziani e di pochissimi giovani, che
vole vano ricreare un organismo che tosse dei lavora
tori, fecero ciò che pareva impossibile. La grande
massa si disinteressava del Gruppo Sportivo Fiat, quel
gruppetto di appassionati se ne occupò con assoluta
dedizione, sacrificando le ore di riposo dopo il lavoro.
Alla Fiat si era creato intanto un nuovo ufficio,
queliti dei Servizi sociali ed assistenziali; e tu da esso,
e soprattutto dal suo Direttore, che venne il primo
fattivo appoggiti. L’ Azienda rimise in sesto la sede
centrale, diede un contributo per i campi, più tardi
affidò al Gruppo Sportivo le piscine ex Diana di
L'imbarcadero
La tede di cono Moncalieri
corso Moncalieri; fu il rifiorire della vecchia vita
sportiva, che 1111 p o ’ alla volta com inciò a riprendere
il suo corso.
Attualmente la situazione è ancora tutt’altro che
florida, ma la rinascita è ormai certa. La Direzione
della Fiat. 111 momenti difficili com e quelli odierni,
non è 111 grado di tare miracoli. Ha ridato al Gruppo
la sede ed 1 campi, anche qualcosa di più, ma non
può, come 111 passato, sovvenzionare l’attività. In so
stanza. con un paragone di carattere... Fiat, lu dato
l'automobile ma non fornisce la benzina per circolare.
Ad essa deve provvedere la Direzione del Gruppo,
con le quote volontarie dei
s i k ì
.
Il carattere dell’ente
esclude la possibilità di un mecenatismo, che potrebbe
solo essere di genere spicciolo, consistente cioè in
spontanee offerte da parte dei « pezzi grossi » del-
l’ Azienda, 1 quali hanno altro cui pensare. C iò almeno
suppongono i dirigenti del Gruppo Sportivo, costretti
alle classiche arrampicate sui vetri per far quadrare il
bilancio.
Ma v ’ò già molto, vi sono oltre 5500 soci, ed il
numero è in aumento. Vi è un organo direttivo, il
Com itato di coordinamento dell’attività sportiva Fiat,
che ha il comp ito di provvedere per tutte le iniziative
a favore della massa dei dipendenti della Ditta, gio
vandosi della collaborazione dei Responsabili sezio
nali, elementi che collcgano ogni Sezione della Fiat
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