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go vernò la Chiesa Torinese tra il 3X1 e il 423 —

ora un pastore perfetto, v ig ile ed accorto, ricco di

dottrina teologica e amantissimo del suo g regge, ze­

lante nella propagazione dell*Evangelo, nella riform a

dei costum i, nell’estirpare le ultime propaggin i della

superstizione pagana dalle nostre terre, intrepido nel

sostenere il coraggio dei cittadini minacciati da una

imm inente irruzione di Barbari.

Insomma San Massimo com p iva in mezzo ai nostri

padri la stessa animosa missione che com p ivano 111

quegli anni medesimi i suoi grandi colleglli subalpini

Eusebio di Vercelli, Gaudenzio di N ovara e Am b rog io

di M ilano.

E certamente da attribuirsi a San Massimo (almeno

a San Massimo) la prim itiva chiesa battesimale di

To rino , tanto più ch ’egli attesta 111 un suo sermone

che « dappertutto battezzavasi nella sua diocesi ».

(O

hi

il.

10).

D el resto abbiamo, per cosi dire, l’atto di

fondazione della sua Cattedrale in una famosa omelìa,

111 cui San Massimo celebra la dedizione d una nuova

Basilica eretta in onore del Salvatore per opera di

due egregi cittadini, Vitaliano e Maiano, e spe-

Altare della C«Molata.

(Anlminto Jm-atJ

»

7

M).

Cripta sotterranea

(primi/tra).

cialmcnte d ’ 1111 Conte munifico e illustre, « il quale

crasi reso glorioso per aver debellato i Barbari ».

(O tnil.

107).

La detta Basilica, con accanto il battistero già edi­

ficato in onore di San G iovann i, è quella stessa che

restò Cattedrale Torinese fino al nuovo Duom o di

San G iovann i, edificato dal Cardinale Domenico

Della R o v e re nell’ ultimo decennio del 1400.

Soltanto devesi notare che la primitiva Basilica

battesimale fin dall’età antica, o almeno non più

tardi della dom inazione longobardica, divenne la

Chiesa principale. « Madre e C apo » delle altre Chiese

Torinesi (come accadeva in altre città, a G enova , a

Firenze, in R om a stessa) : talché San Giovanni Battista

divenne il Patrono principale di Torino c dell’intera

Diocesi.

* * *

111

documenti pergamenacei dell’anno 1006 e del­

l’anno 1046 sono nominate alcune Basiliche

carditij -

lic if

di To rino , cioè chiese antiche che avevano come

titolare un canonico del C ap ito lo cattedrale avente di­

gnità carduializia. Cotesto titolo onorifico, esistente in

tutte le Chiese più illustri, scomparve a poco a poco ;