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edificio purtroppo oggi introvabile. E lì d ie egli

comp ie i suoi ultimi preparativi, fin al momento della

partenza alla volta della Svezia.

La r<\M salpa nel luglio del 1S77 . Il mondo segue

ansiosamente l'inizio di quest'odissea, che tende verso

l’ignoto.

La nave, dopo una sosta a T rom so , punta

verso le coste della Nuova Z em b lja. Qui è mare

grosso e — come dice B o ve — « vento del d iavo lo ,

p ioggia, nebbia, rollate da fin im ond i'» . Entrando nel

Mar di Kara dopo la N in n a Z em b lja, com inciano 1

ghiacci. quei ghiacci slegati che costituiscono il così

detto pack ». Ecco le foci dei mastodontici fium i si­

beriani. l'O b i e il Jenissei.

-

I a spiaggia — annota B o v e — è. alla lettera, o>-

perta di legname che vi I1.111 trasportato le correnti

dcll'O b i e dcH'|cnissei : ce ne sarebbe da caricar pa­

recchi bastimenti. Nugoli di uccelli fuggono spaven­

tati ».

C om e è ben descritta questa immensa solitudine,

nei tocchi del giovane ufficiale italiano che pur non

si dà arie di scrittore!

Poi. prime apparizioni d orsi bianchi, cacce, bot­

tino di pellicce. Eloquente è la descrizione dell'isola

di T a v im r — che sorge di fronte alla grande penisola

om on im a — con le sue cascate d ’acque crosciatiti. 1

suoi roccion i, 1 suoi manti di muschi e di licheni.

(R ico rd an o a me terre consim ili che attorniano

le coste d'Islanda, come le vidi 111 1111 m io v iagg io

del 1933).

il misterioso « passaggio di N o rd -E st » si appros­

sima. benché velato da brume impenetrabili ad occhio

um ano.

Il ly agosto 1X7S il C apo Cehuskin è dop­

p iato; la navigazione « del passaggio •• è. per la prima

volta, iniziata.

La I 1

\ui

insieme alla baleniera Leu.», che l’ ha sempre

accompagnata, getta le ancore 111 una vasta baja. Si

dispiegano le bandiere. Il cannone tuona a salve. I

pochi abitanti della baja, con 1111 ufficiale russo 111 testa,

m uovono alla volta degli esploratori per festeggiarli.

B o ve descrive la folle gioia di Nordenskjolds, quando

entra nella prima abitazione umana di quelle terre

desi 'late :

« ... avrebbe dato dei pugni nel muro dalla gioia

e si sarebbe* morsicate le mani, com e voleva tare

Stanley quando incontrò Lnm g ston e a U gig i. In quel

mom en to egli risolveva un problema che moltissimi

avevano dichiarato pazzia... Supposto pure che non

raggiung iam o lo stretto di Beherm g. la spedizione

artica svedese del 1 S7S ha certamente il diritto d ’essere

annoverata tra le più importanti del secolo ».

Bo ve ci offre anche interessanti pagine sulla vita

dei C iu sk i, tribù mongoloidi che v ivon o magramente

di caccia e di pesca, 111 quelle estreme latitudini: mette

in rilievo la loro estrema povertà ma anche la loro

onesti, c iò che dimostra come le condizioni disagiate

dell'uom o 11011 siano contrarie ai suoi principi morali,

anche se l’ uomo v iv e fuori d ’ ogni luce e d’ogn i aiuto

civile.

Quel che sorprende, dal punto di vista del clima

è che. dopo aver trovato una temperatura di 47 gradi

sotto zero, 1 navigatori della I ’i i n c o n t r i n o più tardi,

allo sciogliersi dei ghiacci, fiori e uccelli: « La neve

com incia a sciogliersi e sbocciano i fiori ».

Non soltanto 1 navigatori sono riusciti .1 superare

il misterioso « passaggio di Nord -Est ». ma raggiun ­

gono e traversano anche lo Stretto di Behring dopo

aver doppiato il C ap o Orientale. La I

’ega

scende quindi

al G iappone. 111 C in a, costeggia l’ ìndia e pel Mar

R o sso e Suez arriva nel Mediterraneo. La spedizione,

dopo quasi tre anni giunge, il 14 febbraio 18X0. a

N ap o li: la grande impresa è stata compiuta vittorio ­

samente senza vittime e quasi senza danni.

Nordenskjlòds e 1 suoi compagni d ’avventura sono

accolti entusiasticamente dal pubblico italiano. Indi­

menticabile è l’accoglienza che il popolo torinese fa

a G iacom i' Bove, durante una conferenza da lui te­

nuta al Teatro Altieri. E gli applausi continuano, in

altre città, da parte di pubblici appassionati, durante

1111 ciclo d ’altre conferenze.

Ma G iacom o B o v e è scettico. Questo giovane,

dal carattere risoluto e quasi duro, conosce gli entu­

siasmi piuttosto impulsivi del nostro popolo e le sue

reazioni estemporanee. Egli vorrebbe che queste ma­

nifestazioni si risolvessero 111 fatti e sopratutto 111 tan­

gibili aiuti ad altre spedizioni, per il buon nome e per

l'onore d'Italia. Scnonchc, col passar dei nie’si. anche

gli entusiasmi sbo llono : le sottoscrizioni per finanziare

nuove imprese danno modesti risultati...

Il giovane esploratore è nato per le imprese polari:

è una specie di predestinazione. Egli sogna 1111 viaggio

tutto suo.

Con Nordenskjolds è stati' brillante « secondo *:

egli vorrebbe ora capeggiare una impresa segnata

dal suo suggello personale. E una bella, nobile am­

bizione, sostenuta già da una preparazione e da una

esperienza.

Aiutato da C risto fo ro N egri, sorretto dai consigli

dell'em inente prof. Dalla V edova egli medita una

grande spedizione nelle estreme regioni antartiche,

verso la Grande Barriera. E poiché il G ove rno Italiano

se ne disinteressa, egli chiede l’appoggio del C ìovemo

Argentino. Una esplorazione di questo genere pev-

trebbe infatti interessare, per molteplici ragion i, la

grande nazione sud-americana. A questo scopo Bove

si reca a Buenos Avres, su invito della Società G eo­

grafica argentina. Le trattative sono lunghe, laboriose,

talvolta anche scoraggianti. Il prim itivo, gran­

diose* piano di G iacom o Bo ve subisce notevoli

riduzioni.

Infine il G ove rno argentino concede al nostro

esploratore la nave Cj/h* </c

Homos,

una discreta can­

noniera. La spedizione sarà mista, eomptvsta cioè d ’ ita­

liani e di Argentini. Il comando militare della spedi-

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