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Così, organizzatori od espositori hanno darò alla

Mostra un’impronta di novità mettendo a profitto

l’altrui e la propria esperienza, restando il superiore

fine di tutti i loro propositi e della loro attività quella

di rendere un servizio utile al Paese in una taso estre­

mamente critica della sua riconversione industriale,

specialmente sentita nel campo metalmeccanico.

Tralasciando perciò di parlare in modo particola­

reggiato delle numerosissime novità esposte nella

Mostra, perchè di esse ne hanno parlato e ne parlano

di (fusamente le pubblicazioni tecniche, vediamo sol­

tanto gli e fletti creati dalla Mostra in favore della

Città e naturalmente delle industrie che in essa pro­

sperano.

La Mostra ha occupato oltre 12.000 mq. di posteggi

nei quali 317 Aziende, piccole e grandi, hanno esposto

1 prodotti più selezionati e quindi più significativi

della loro specifica attività, per documentare le effet­

tive possibilità di costruzioni che l’artigianato e l’in­

dustria metalmeccanica possono eseguire, onde sod­

disfare le incessanti richieste che tutti i complessi pro­

duttivi della Nazione lanciano allo scopo di incre­

mentare e migliorare la loro attività.

La risonanza interna ed esterna di questa manife­

stazione è stata indubbiamente grande; lo si può

constatare attraverso l’interesse dei massimi quotidiani

d'Italia e degli altri Paesi (oltre 22 Nazioni hanno re­

gistrato nei loro giornali il successo della Mostra) della

radio e dei periodici, specialmente quelli di carattere

tecnico.

Tutta la stampa italiana ha dato largo spazio alle

notizie di questa imponente rassegna del lavoro, con­

tribuendo a far convergere nella nostra città tecnici e

pubblico, industriali e commercianti, sì che anche il

movimento turistico della nostra regione ne ha risen­

tito in modo favorevole con particolare ed indiscusso

incremento.

I visitatori della Mostra furono oltre 200.000 cui

vanno aggiunti quelli delle visite ufficiali di End ed

Organizzazioni nonché quelli delle scuole tecniche e

professionali, aziendali civiche e private, che superarono

1 50.000. Ricorderemo quelle dell’ U .N A .CO .M .A .

(Unione Nazionale Commercianti Macchine Agri­

cole) della F .I.C .U .M . (Federazione Italiana Commer­

ciano Macchine Utensili), della Federazione Nazionale

dei Geometri, delle Direzioni Confederali dell’in­

dustria e del Commercio, dei numerosi Tecnici e

Operai della F.I.O.M. delle Camere di Commercio, del

Commissariato del Turismo di Roma, del Sindacato

Dirigenti Aziende Industriali, dei Tecnici della Radio

Italiana di Napoli, Catania, Cagliari, Bari e Palermo,

dell’ Associazione Elettrotecnica Italiana, del Con­

gresso Agrario Nazionale, dei 120 soci dell’ Univer­

sità Popolare di Zurigo, e infine dei 12.000 studenti

delle visite collettive organizzate dal Provveditore agli

Studi.

La stampa italiana ed estera organizzò due visite

ufficiali: la prima guidata dall’avv. Casimiro W ro-

nowski. Consigliere Delegato dell’ Associazione Lom­

barda dei Giornalisti e l’altra dal prof. Lino Pacchioni

rappresentante per il Piemonte dell’ Associaz. Stampa

Estera 111 Italia, dal Presidente dell’ Associazione stessa

dott. Schutz della « Neue Ziirchcr Zeitung » di Zurigo,

dal Segretario dott. Vittorio Boccara dell’ Agenzia

Francc-Prcss di Parigi e dal Consigliere Delegato

dell’ Associazione Stampa Subalpina dott. U go Longhi.

Tutto questo fervore di attività e di movimento

ha interessato vivamente gli ambienti governativi: ne

sono prova le adesioni telegrafiche del Presidente del

Consiglio De Gasperi, del Presidente del Senato, del

Presidente della Camera, del Ministro dei Trasporti

Corbellini, del Ministro Tremelloni; conferma di

questo interessamento è stata data dalle visite ufficiali

che il Ministro prof. Giuseppe Pella all’apertura della

Mostra, ed il Mmistrt» Ivan Matteo Lombardo alla

chiusura, hanno fatto, lasciando significative dichia­

razioni a commento della visita stessa.

« Io debbo francamente dire — affermò il Ministro

« Pella — che mi attendevo di trovare, come sempre

« trovo a Torino, in occasione di manifestazioni del

« genere cose ammirevoli, ma francamente quello che

«ho visto ha superato qualsiasi aspettativa. Questo

«serve a smentire un giudizio purtroppo molto fret-

« toloso e che minaccia di fare torto alla Città di Torino,

« secondo il quale Tonno avrebbe una forza di ripresa

«economica inferiore a quella delle altre città. La ma-

«infestazione che ho avuto l’onore di visitare oggi è

« la "dimostrazione invece di una vitalità economica e

« indica che non ha nulla da invidiare alla vitalità di

«altre Città consorelle.

Inutile dire che come piemontese sono fiero d

« tutto questo e 1111 auguro veramente che gli orgamz-

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