

« zatori possano trovare modo di sfruttare il successo
« di questa manifestazione per porre le
basi di quella
«
economia torinese sempre piti incrementata
,
sempre più
• diretta a riportare Torino a quella che è stata la sua posi-
«
zione tradizionale nel quadro dell'economia italiana
».
«Quello che si vede in questa Mostra — affermò
« S. E. Lombardo — è la migliore speranza che si
« possa avere circa l’avvenire della metalmeccanica in
« tatto di esportazione oltre che di attrezzatura degli
« stabilimenti nazionali. Quando si esporta non si ha
« timore dell’importazione. E noi stiamo esportando,
« come dimostrano con prove di tatto i produttori
« presenti in questa Mostra. Noi stiamo riguadagnando
« i dieci anni perduti con l’autarchia, che ci hanno
« portato indietro di 100 anni. Comunque il problema
« della nostra industria è un problema di riduzione di
« costi. Occorre buona volontà da parte di tutti e una
« visione meno ristretta della situazione: il Governo
« farà il possibile, ed ha già dimostrato di sapere e di
« poter tare. Tutti però, datori di lavoro, dirigenti e
« maestranze devono rendersi conto che la nostra in-
« dustria può progredire e stare al passo con l’estero
« soltanto se ognuno saprà lavorare per questo scopo.
« Sono felicissimo di aver mantenuto la promessa di
« visitare la Mostra perchè io stesso ho potuto vedere
« qui una raccolta semplicemente sbalorditiva di nuove
•
macchine, di nuovi strumenti, di nuove attrezzature ».
Nel campii intemazionale, oltre alla visita dei gior
nalisti della stampa estera, che hanno espresso la loro
incondizionata ammirazione sui quotidiani dei loro
Paesi, come già detto, la risonanza della Mostra si è
sparsa nel mondo per bocca dei numerosi visitatori
stranieri fra i quali per primi i Costruttori Francesi
che effettuavano un « Viaggio della Ricostruzione »
ili Italia c che hanno manifestato la loro sorpresa am
mirazione per l’opera veramente grandiosa costituita
dal Palazzo che presenta caratteristiche nuove dal lato
tecnico costruttivo c per la perfezione raggiunta dal
l'industria italiana malgrado la gravità del nostro dopo
guerra e la scarsità delle materie prime; fra essi l’in-
gegner Jean Bienne, Direttore della « Entrcpnsc In-
dustrielle » di Parigi, si rammaricava di non poter visi
tare la Mostra con maggior attenzione affermando che
sarebbero « co rsi almeno tre giorni per visitarla tante
erano le preziosità e le novità esposte.
Importante dal punto di vista tecnico fu la visita
del Col. Davics, Segretario Generale dell’ American
Society o f Mcchanical Enginecrs accompagnato da
esponenti della scienza c dell’industria, mentre assurse
all’importanza di un avvenimento di carattere inter
nazionale la visita dell’Ambasciatore degli Stati Uniti
a Roma S. E. Mr. James Clemcnt Dumi accompa
gnato dal sig. Richard B. Haven Console Generale
degli S. U. a Torino e dal dott. Fcrnand Salomon
Presidente della Camera di Commercio Americana
sede di Torino. Durante la visita minuziosa dell’illustre
ospite, che non si stancava di richiedere informazioni
c schiarimenti sui prodotti esposti e sulle novità
tecniche c meccaniche presentate, aleggiava l’eco del
discorso da lui stesso pronunciato all’inaugurazione
della sede di Torino della Camera di Commercio
Americana, con il quale metteva nel suo giusto valore
l'importanza degli aiuti E .R .P. per la ripresa italiana
nel piai
ricostruzione europea onde accelerare
il ritmo di produzione, visto e confermato che la
Mostra era tale da poter giustificare appieno il diritto
ai più validi aiuti, affinchè anche attraverso al lavoro
fecondo e coordinato dell'industria metalmeccanica si
possano giungere quelle supreme aspirazioni di lavoro
pacifico c concorde che lo storico romano Tito Livio
già attribuiva al Console T . Quinto Flaminio fin dal
196 a. C .
Tale il piccolo grande mondo che la Mostra della
Tecnica e della Meccanica ha creato per Torino e che
Torino, nei suoi reggitori e nei suoi cittadini, deve
ampliare ed ingigantire nel prossimo futuro: chiari
evidenti segni di questa concorde ripresa di Torino
non solo e data dal magnifico fervore suscitato con
le due grandi manifestazioni effettuate nel Palazzo
« Torino Esposizioni * e cioè il XXX I Salone dell'Au
tomobile e FV ili Mostra della Tecnica e della Mecca
nica (per ambedue le quali larghissime adesioni sono
pervenute per le edizioni dei prossimi anni), ma altresì
dagli studi e dalle proposte, in via di avanzata perfe
zione, circa il piano regolatore della Città ed 1 suoi
allacciamenti stradali ferroviari ed aerei che fanno
sperare in un sicuro potenziamento della nuova atti
vità mercantile di Tonno quale centro e motore di
scambi fra le regioni italiane e le Nazioni dcll’Occi-
dente.
C. E. CROCE
15