

Il
dopoguerra, che si iniziava con 455.000.000 di
depositi, trovò la ('.issa 111 una fase di sviluppo sempre
più intenso, anche per l’espansione delle dipendenze
foranee, e, 111 pochi anni, si raggiungeva e superava
la cifra allora non comune del miliardo e, alla ricor
renza del primo centenario, la punta di L. 1.276.000.000
di depositi.
Pure nel campo degli investimenti erano stati fatti
passi giganteschi, merito particolare della Presidenza
del dottor Alberto (ìeisser. Finanziamenti di decine
di milioni a industrie minerarie, metallurgiche ed in
particolare a quelle elettriche.
L ’azione della Cassa continuò con ritmo sempre
più crescente fra le due guerre mondiali, affermandosi
uno dei principali fattori economici e finanziari della
regione e della Nazione.
Nel 1932 la Cassa ricostruiva la propria Sede Cen
trale nella medesima località ove già era sita allargan
dola però convenientemente, con maggior sviluppo di
area e dotazione di impianti moderni, tuttora tra 1
migliori.
Sarebbe vano voler prospettare con diagrammi lo
sviluppo assunto dalla Cassa nell’ultimo periodo testé
trascorso, perchè troppo esibizionistici all’occhio, dato
il mutato valore delle cifre.
Tuttavia per l’osservatore volenteroso potrà essere
interessante la lettura di qualche dato statistico nume
rico che si riporta di seguito al presente articolo.
I
risparmiatori, che, come ieri, pure oggi affidano
fiduciosi 1 loro risparmi alla Cassa di Risparmio di
Torino e rappresentano una massa che si avvicina al
milione di depositanti, con 1111 importo di depositi
vicino ai 22 miliardi, sanno che la loro fiducia si ri
flette sull’economia della regione per larghi interventi
finanziari a favore degli Enti (Comuni, Province, ecc.)
per lavori pubblici (ponti, scuole, strade, ospedali, ecc.),
alle officine che dànno lavoro a decine di migliaia di
operai, sicché, la Cassa di Risparmio indirettamente
è fonte di benefici per tutta la popolazione ed 1 rispar
miatori possono essere fieri di contribuire a tale opera
meritoria.
Nessun scopi' di lucro ha la Cassa, principio affer
mato sin dal momento della sua autonomia e pertanto
ai risparmiatori va pure il vanto di essere 1 diretti ero-
gatori di tanta beneficenza, che, seppure attenuata nel
periodo bellico e post bellico, la Cassa non mancherà
di riprendere a vantaggio delle istituzioni assistenziali
della Città di Tonno e del Piemonte, molte delle
quali già sorte per generosi contributi della Cassa di
Risparmio in altri tempi.
* * *
Principali dati statistici:
N. 14 Dipendenze in città.
N. 118 dipendenze nelle province piemontesi.
N.
942.045
libretti - L.
21.885.867.372
di depositi.
Servizi di Ricevitoria Provinciale ili Torino ed Aosta.
Servizi di Esattoria e Tesoreria Comunale di Torino.
Servizi di Esattoria 111 47 comuni del Piemonte.
Servizi di Tesoreria in 266 comuni del Piemonte.
Situazione dei depositi :
Anno
Credito dei depositanti Libretti
1827
(fondazione)
7-035
— 69
1836
99
-
578
,48
870
1847
1.273.155.90
5642
1848
918.672,65
5897
1853
(autonom ia)
1.514.064,27
3593
1860
2.493.867,48
6791
1S70
6.183.545,68
14405
ISSO
—
3
-
475
-
393.34 44617
1888
48.342.212,04
81874
1900
53.699.050,39 102219
1903
(cinquantenario
uitononua)
61.718.873,79 1113 38
1910
136.742.379,58 169842
1914
195.232.764.02 232429
1918
455.999.683,41
318099
1920
•
639.568.611,75
379490
1926
(centenario)
I.
275
.K
59
.
643.34
506558
1930
1.787.561.890,41
597439
1940
1.960.580.066.68 721149
1945
5.429.644.078,56 859068
•
947
14.361.444.216.93
915417
1948 (settembre)
21.885.867.372,93
942045
Fondi patrimoniali e riserve al 31 di
cembre 1947 ................................ L. 215.000.000.—
Elargizioni per opere di beneficenza
o di pubblica utilità o lt r e ........... L. 140.000.000.—
PAOLO RICALDONE
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