Table of Contents Table of Contents
Previous Page  85 / 729 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 85 / 729 Next Page
Page Background

Lo guerre hanno pure rallentato il favorevole evol­

versi del progresso in materia edilizia, che tende a ri­

durre le abitazioni composte di una sola stanza, in cui

si annida il sovraffollamento con tutte le sue gravi

conseguenze sociali.

Prendendo in esame l’anno 1901, si nota come le

stanze non affollate rappresentavano il 6 1,23% del

complesso delle stanze, mentre le persone soltanto il

3 2 ,2 7% del complesso delle persone. Ciò sta ad indi­

care come la media delle persone per stanza fosse, per

tale categoria di abitazione, alquanto inferiore al­

l’ unità e precisamente pari a persone 0,68 per stanza.

Le stanze non affollate nel 1947 rappresentavano il

62,73 °o del complesso delle stanze, mentre le persone

il 43.67°,,. Da ciò si può arguire che le stanze non

affollate in relazione al complesso delle stanze esistenti,

si sono mantenute quasi stazionarie nella misura del

6 o ° () circa, mentre è aumentato il numero delle per­

sone viventi in tale categoria di abitazioni: infatti,

mentre nel 1901 la media delle persone per stanza era

pari a persone 0,68, nel 1947 con progressivo au­

mento passa a persone 0,80. Si desume quindi che in

questo cinquantennio le stanze non affollate tendono

a portarsi verso la categoria delle stanze classificate

affollate e ciò per l'aumento della massa di persone

vivente in esse; tale fenomeno è in gran parte causato

dalla diminuzione dei grandi alloggi, ed in partico­

lare di quelli denominati padronali.

Le stanze affollate nel 1901 rappresentavano il

24.82

del complesso delle stanze, mentre le persone

abitanti in esse il 3 1 . 1 7 00 del complesso delle per­

sone. Ciò sta ad indicare come la media delle persone

per stanza tosse superiore all’ unità e precisamente

corrispondente a persone 1,63 per stanza. Nel cin­

quantennio, per questa categoria di abitazioni, il nu­

mero medio delle persone per stanza diminuisce

a 1,56.

A L L O G G I C O M P O S T I D I

S E T T E C AM E R E ED O L T R E

Esaminiamo ora il numero degli alloggi composti

di sette camere ed oltre.

Nell’anno 1901 gli alloggi composti da una a sei

camere ammontavano a 82.314 e comprendevano

183.479 stanze; gli alloggi composti di sette stanze ed

oltre ammontavano a 6.239 e comprendevano 55.298

stanze.

Le abitazioni nel 1901 con sette stanze ed oltre

rappresentavano il 7,05 ° () del totale delle abitazioni,

e le stanze corrispondenti rappresentavano il 23,15 ° 0

del totale delle stanze. Le persone viventi in questa

categoria di alloggi rappresentavano il 10,91 ° 0 del

complesso delle persone.

Nell’anno 1942 gli alloggi composti da una a sei

stanze ammontavano a 209.304 e comprendevano

>53- 595 stanze ; gli alloggi composti di sette stanze ed oltre

ammontavano a 8.258 e comprendevano 73.301 stanze.

Le abitazioni nel 1942 con sette stanze ed oltre rap­

presentavano il 3,8

o

(>0 delle abitazioni in complesso

e le stanze corrispondevano all’ 11,6 9% .

Il numero delle persone viventi nelle varie cate­

gorie di abitazione non e stato rilevato per l’anno 1942.

Nel 1947 gli alloggi composti da una a sei stanze

ammontavano a 202.974 e comprendevano 519.318

stanze; gli alloggi composti di sette stanze ed oltre

ammontavano a 3.12 1 e comprendevano 24.810 Stanze.

Le abitazioni nel 1947 con sette stanze ed oltre

rappresentavano l’ i , 5 i% delle abitazioni e le stanze

corrispondevano al 4,55 ° 0 di quelle esistenti. Il nu­

mero delle persone viventi in tali alloggi corrispon­

deva al 2,88

La diminuzione è progressiva fino all’anno 1942;

precipita nell’ anno 1947 in misura maggiore di quella

che si riscontra nelle abitazioni di sei stanze.

La diminuzione può essere originata sia in parte

dalle distruzioni, in parte da sdoppiamento di grandi

alloggi ed in parte probabilmente anche da errate

denunric.

Ad ogni modo, anche tralasciando l’anno 1947,

risulta la decisa tendenza alla diminuzione dei grandi

alloggi in confronto alla massa della consistenza edi­

lizia; nel 1901 le stanze delle abitazioni composte di

sette stanze ed oltre rappresentavano il 2 3 ,1 5 ° 0 del

totale delle stanze esistenti, mentre nel 1942 rappre­

sentavano soltanto 1’ 11,69 °().

FABR ISOGXO D I S T A N Z E

Sarebbe desiderabile che ciascuna persona potesse

usufruire almeno di una stanza, e cioè le abitazioni

dovrebbero essere classificate tutte fra quelle non

affollate. Tralasciando le stanze non affollate le quali,

come già abbiamo visto, si vanno intasando di po­

polazione, ne consegue che sottraendo dal numero

delle persone viventi nelle stanze affollate e sovraf­

follate il numero delle stanze in cui queste vi abitano,

si ottiene il numero delle camere occorrenti per rag­

giungere il grado di non affollamento (prospetto 5).

La cifra di 150.000 stanze si riferisce alla consisten­

za edilizia attuale ed alla popolazione in essa vivente.

Occorre però notare che una parte della popola­

zione è tuttora sfollata in altri comuni perchè priva

di abitazione in seguito alle distruzioni belliche e che

altre persone legate da ragioni di interesse o di lavoro

alla nostra città non possono prendervi dimora per la

persistente stasi edilizia causata dalla guerra.

Si aggiunge poi che una quota della popolazione

vive in convivenze, accasermamene, ecc. perchè im­

possibilitata a trovare alloggio.

Se teniamo conto di quanto sopra esposto ne con­

segue che alle 150.000 stanze occorrenti per sfollare

le abitazioni esistenti, occorre aggiungere un minimo

di 50.000 stanze di modo che il fabbisogno di stanze

si aggira attualmente su un totale non inferiore alle

f