

49
militare. L’andamento dei lavo-
ri però sarà regolato in modo
che non meno di due unità di
fabbricati (Caserme od Istituti)
siano contemporaneamente in
corso»
12
.
La convenzione specifica le
caratteristiche delle opere e
gli adeguamenti necessari di
urbanizzazione come i viali al-
berati sul perimetro della piaz-
za. Il Comune deve sistemare
la viabilità in generale, le linee
tranviarie, i passaggi a livello, le
fognature, l’illuminazione pub-
blica, le diramazioni per l’acqua
potabile, per il gas, le linee tele-
foniche; inoltre il «Municipio si
riserva la facoltà ad esso spet-
tante di trasportare la cinta da-
ziaria in modo da includervi gli
stabili formanti oggetto della
presente convenzione. Ad ogni
modo per gli effetti delle tasse
di dazio le nuove costruzioni sa-
ranno considerate come entro
cinta ancorché la nuova cinta
d’ampliamento non risultasse
ultimata»
13
.
La Direzione Genio Militare
di Torino deve cedere al
Comune, in permuta, la piazza
d’armi della Crocetta, le caser-
me Dabormida (via Garibaldi,
già S. Celso), Alessandro
Lamarmora (via Principe Amedeo), della Brocca e Rubatto (largo Mentana), l’infermeria
“Cavalli” della caserma S. Antonio (via della Zecca, ora via Verdi), l’ospedale militare S.
Croce (via Accademia Albertina), i fabbricati della “spianata di artiglieria” (corso Siccardi)
e parte dell’Accademia Militare (via della Zecca).
Per valutare l’impatto delle scelte dell’amministrazione militare sull’urbanistica torine-
se è opportuno comparare due piante della città, sulle quali l’ufficio tecnico dell’esercito
ha evidenziato alcuni fabbricati del Demanio ramo Guerra. Sulla carta allegata alla
Guida
Commerciale Ed Amministrativa di Torino
(fig. 5)
14
sono rilevati, con relativa legenda e
ampliazione del perimetro cittadino in matita, i
Fabbricati da cedersi
(giallo) e le
Aree per
le nuove Costruzioni
(blu, per la maggior parte non realizzate); la guida mette, invece, in ri-
salto in rosso gli edifici industriali ed in arancione quelli di rilevanza per le
Amministrazioni
12
Costruzioni e permuta degli stabili militari - Convenzione
in ASCT,
Deliberazioni e verbali del Consiglio
Comunale
, 15 aprile 1904, p. 388.
13
Ibidem, p. 391. Una clausola appropriata, dato che la definitiva traccia della nuova cinta daziaria non sarà la
cosiddetta linea Frola prevista dal piano regolatore del 1908, mentre verrà approvata solo nel 1912, con legge
apposita, la cinta definitiva con un perimetro molto superiore al precedente. Sulle cinte daziarie cfr. Lupo,
Paschetto, 2005.
14
Pianta di Torino
(1906) in ASCT,
Tipi e disegni
, cart. 64, fasc. 6, dis. 9.
4.
Città di Torino. Permuta
di fabbricati e terreni tra
il Municipio e l’Ammini-
strazione Militare
in ASCT,
Deliberazioni e verbali del
Consiglio Comunale
, 15
aprile 1904, f. 29.
Nelle tabelle che affian-
cano le due legende sono
elencate le superfici dei
vari terreni oggetto della
permuta; dal totale emer-
ge una metratura prati-
camente doppia per gli
spazi militari (Municipio
mq. 371887
e Ammini-
strazione della Guerra
mq.
669136
).