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militare. L’andamento dei lavo-

ri però sarà regolato in modo

che non meno di due unità di

fabbricati (Caserme od Istituti)

siano contemporaneamente in

corso»

12

.

La convenzione specifica le

caratteristiche delle opere e

gli adeguamenti necessari di

urbanizzazione come i viali al-

berati sul perimetro della piaz-

za. Il Comune deve sistemare

la viabilità in generale, le linee

tranviarie, i passaggi a livello, le

fognature, l’illuminazione pub-

blica, le diramazioni per l’acqua

potabile, per il gas, le linee tele-

foniche; inoltre il «Municipio si

riserva la facoltà ad esso spet-

tante di trasportare la cinta da-

ziaria in modo da includervi gli

stabili formanti oggetto della

presente convenzione. Ad ogni

modo per gli effetti delle tasse

di dazio le nuove costruzioni sa-

ranno considerate come entro

cinta ancorché la nuova cinta

d’ampliamento non risultasse

ultimata»

13

.

La Direzione Genio Militare

di Torino deve cedere al

Comune, in permuta, la piazza

d’armi della Crocetta, le caser-

me Dabormida (via Garibaldi,

già S. Celso), Alessandro

Lamarmora (via Principe Amedeo), della Brocca e Rubatto (largo Mentana), l’infermeria

“Cavalli” della caserma S. Antonio (via della Zecca, ora via Verdi), l’ospedale militare S.

Croce (via Accademia Albertina), i fabbricati della “spianata di artiglieria” (corso Siccardi)

e parte dell’Accademia Militare (via della Zecca).

Per valutare l’impatto delle scelte dell’amministrazione militare sull’urbanistica torine-

se è opportuno comparare due piante della città, sulle quali l’ufficio tecnico dell’esercito

ha evidenziato alcuni fabbricati del Demanio ramo Guerra. Sulla carta allegata alla

Guida

Commerciale Ed Amministrativa di Torino

(fig. 5)

14

sono rilevati, con relativa legenda e

ampliazione del perimetro cittadino in matita, i

Fabbricati da cedersi

(giallo) e le

Aree per

le nuove Costruzioni

(blu, per la maggior parte non realizzate); la guida mette, invece, in ri-

salto in rosso gli edifici industriali ed in arancione quelli di rilevanza per le

Amministrazioni

12

Costruzioni e permuta degli stabili militari - Convenzione

in ASCT,

Deliberazioni e verbali del Consiglio

Comunale

, 15 aprile 1904, p. 388.

13

Ibidem, p. 391. Una clausola appropriata, dato che la definitiva traccia della nuova cinta daziaria non sarà la

cosiddetta linea Frola prevista dal piano regolatore del 1908, mentre verrà approvata solo nel 1912, con legge

apposita, la cinta definitiva con un perimetro molto superiore al precedente. Sulle cinte daziarie cfr. Lupo,

Paschetto, 2005.

14

Pianta di Torino

(1906) in ASCT,

Tipi e disegni

, cart. 64, fasc. 6, dis. 9.

4.

Città di Torino. Permuta

di fabbricati e terreni tra

il Municipio e l’Ammini-

strazione Militare

in ASCT,

Deliberazioni e verbali del

Consiglio Comunale

, 15

aprile 1904, f. 29.

Nelle tabelle che affian-

cano le due legende sono

elencate le superfici dei

vari terreni oggetto della

permuta; dal totale emer-

ge una metratura prati-

camente doppia per gli

spazi militari (Municipio

mq. 371887

e Ammini-

strazione della Guerra

mq.

669136

).