

WILLIAM
HENRY BARTLETI, ROBERT
W ALLIS,
The Bridge 01 the Po.
Incisione in acciaio, in
The Walden–
ses or Protestant Valleys 01Piedmont, Dauphiny, and the Ban de
La
Roche
London 1838 (ASCT
Nuove
acquisizioni).
'
,
,
alla settimana, invece che andare al caffè, si cacciavano, per accontentare
il
Fante di bastoni, in un
buco di via Bertola dove si beveva
il
più puro e squisito Giambava
lo.
Assai meno belle, invece (e tuttavia non banali), le pagine che Dora Melegari dedi–
ca al passeggio di una Torino immediatamente postunitaria nel suo romanzo
La città
forte
(1900), prima anta di una trilogia deamicisianamente intitolata
Le tre capitali,
che
avrebbe dovuto comprendere altri due romanzi dedicati a Firenze e a Roma, il primo
(La città del giglio)
pubblicato, il secondo no:
Nelle giornate d'inverno, dalla una alle quattro, i portici di piazza Castello servivano di ritrovo a
tutte le classi sociali. Intorno a quel centro sorgevano
il
Palazzo Reale,
il
Senato, l'Università, i diver–
si Ministeri. Vi si condensava parimenti tutto
il
movimento commerciale: caffè, trattorie, pasticcerie,
negozi di mode. Questo concentramento di vita in un punto unico, questa peculiare organizzazione
delle abitudini esteriori della città, dava a Torino capitale una fisonomia
[sic]
speciale, animata, inti–
ma. Davanti
ai
caffè andavano formandosi e sciogliendosi gruppi gesticolanti; era un incrociarsi di
gente d'ogni specie e d'ogni condizione. I portici sembravano un immenso ambulatorio, dove gli
uomini politici di ogni partito discutevano liberamente; i ministri vi accordavano le loro udienze:
facilmente abbordabili in quei tempi, circolavano a piedi, non portavano
il
titolo di eccellenza e
vivevano con patriarcale semplicità
ll .
Ad avvertire, però, la viva registrazione di uno sguardo contemporaneo non rimane
che affidarci, per campione, alle descrizioni di un annuario dialettale come il «Parnas
Piemonteis», ininterrottamente pubblicato dal 1831 al 1849, e chiuso proprio - signi–
ficativamente - allo spartiacque di un decennio ricchissimo
l2
•
Magari a far data dal-
IO
ANTONIO FOGAZZARO,
Piccolo mondo antico,
in
lo.,
Tutte le opere,
edizione a cura
di
PIERO NARDI,
Milano,
Mondadori, 1930, voI. V, pp. 344-346.
Il
DORA
MELEGARI,
La
città forte,
Firenze, Barbèra,
1900, p. 132. La pagina continua: «Ufficiali di tutte le
armi e di tutti i gradi trascinavano le loro sciabole sul
lastrico, camminando a passo cadenzato e sbirciando le
donne. Mondane, eleganti, borghesi
di
ogni scala, crestai–
ne dai visi furbi, tutte ottenevano la loro parte
di
occhiate
amorose o ammiratrici. Sotto quei portici, ove si era fatta
l'Italia, garibaldini con le camicie rosse e studenti coi libri
sotto
il
braccio si trovavano mischiati ai funzionari più
tronfi ed agli uomini d'affari più solidi».
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Una ricognizione che volesse essere sistematica non
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