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Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)

1363 e del 1415 –, il riassunto o estratto a fini fiscali (

liber summarum

registri

) dell’estimo del 1391 redatto nel 1393 ed alcuni

registra

incom-

pleti i più importanti dei quali risalgono agli anni 1349-50 e 1391, oltre

a 58 volumi di

Ordinati

a partire dal 1325, che in verità costituiscono

una serie sostanzialmente completa soltanto dal 1372. È da una riela-

borazione sistematica dei dati contenuti in queste serie, integrati all’oc-

correnza da informazioni desunte da fonti diverse, che occorre proce-

dere per una, sia pur breve, ricostruzione delle strutture e delle vicen-

de demografiche di Torino fra il 1280 e il 1418.

Nessuna fonte informa esplicitamente sulla consistenza demografi-

ca di Torino tra la fine del

xiii

secolo e gli anni che precedono la diffu-

sione della peste nera. Partendo dai dati parziali offerti dal

registrum

del

1349-50, compilato per circa la metà dopo la peste, che aveva falcidia-

to forse un terzo degli abitanti della città, e tenendo conto del numero

degli esenti e degli

extravagantes

non iscritti all’estimo, si può calcolare

che, nel terzo decennio del

xiv

secolo, Torino contasse una popolazio-

ne di circa 1100 nuclei familiari, corrispondenti forse a 4000-5000 abi-

tanti

2

. Le dimensioni complessive della sua popolazione erano dunque

assai modeste, se comparate non soltanto con quelle della metropoli am-

brosiana, ma con quelle di gran parte delle città dell’Italia centro-set-

tentrionale e di alcuni grossi borghi della stessa diocesi torinese: nel 1327

a Chieri si contavano ben 2139 proprietari terrieri, nel 1332 a Savigliano

circa 1140 fuochi, nel 1337 a Moncalieri 1177 contribuenti che saliva-

no a 1332 nel 1342

3

.

È probabile che, in sintonia con l’andamento coevo della popola-

zione piemontese, nel primo mezzo secolo di dominazione sabauda, la

2

Peste nera: cfr. oltre, nota 15. Estimo del 1349-50:

a. m. pascale

,

Fisionomia territoriale e

popolazione nel comune di Torino sulla base del catasto del 1349

, in «BSBS»,

lxxii

(1974), pp. 199-

258; sue fasi di redazione:

a. barbero

,

Una fonte per la demografia torinese del basso medioevo: l’elen-

co dei membri del consiglio di credenza

,

ibid.

,

lxxxvii

(1989), pp. 221-33, soprattutto pp. 227-28.

Inquadramento demografico:

r. comba

,

La popolazione di Torino nella seconda metà del Trecento.

Crisi e ricambio demografico

, in

Torino e i suoi Statuti nella seconda metà del Trecento

, Torino 1981,

p. 32, da confrontare con le valutazioni convergenti di

f. panero

,

L’inurbamento delle popolazio-

ni rurali e la politica territoriale e demografica dei comuni piemontesi nei secoli

xii

e

xiii

, in

comba

e

naso

(a cura di),

Demografia e società nell’Italia medievale

cit., p. 421 e di

m

.

ginatempo

e

l. san-

dri

,

L’Italia delle città: il popolamento urbano tra Medioevo e Rinascimento

, Firenze 1990, p. 247.

3

Ibid.

, pp. 245-48. Per Savigliano:

r. comba

,

La popolazione in Piemonte sul finire del medioevo.

Ricerche di demografia storica

, Torino 1977 (BSS, 199), pp. 37, 51, 99, defalcando i dati probabi-

li delle ville dipendenti;

id

.,

Méthodes, bilan provisoire et perspectives des recherches en cours sur les

villes piémontaises aux

xiv

e

et

xv

e

siècles

, in «Annales de démographie historique», 1982, pp. 21-

31. Per Chieri:

c. rotelli

,

Una campagna medievale. Storia agraria del Piemonte fra il 1250 e il 1450

,

Torino 1973, p. 332. Per Moncalieri:

p. valenzano

,

Aspetti demografici nella storia di Moncalieri

del

xiv

secolo

, 1988-89, dattiloscritto presso il Dipartimento di Storia, Sezione Medievale, Uni-

versità di Torino, pp. 49 sgg.; cfr.

panero

,

L’inurbamento

cit., p. 421, che, tra fine

xiii

e inizio

xiv

secolo, attribuisce alla località una popolazione di 4000-5000 abitanti.