

Gli estimi successivi indicano una diminuzione costante del nume-
ro dei cosiddetti «fuochi femminili», dovuto probabilmente a un sen-
sibile abbassamento dell’età al matrimonio provocato dall’allentamen-
to della pressione demografica. Contemporaneamente vedove e donne
nubili sono menzionate sempre meno come singole contribuenti nei ca-
tasti, fatto che suggerisce sia una maggiore diffusione delle seconde
nozze, sia una relativa «patriarcalizzazione» delle strutture demogra-
fiche, che offre fra l’altro il vantaggio di proteggere economicamente
e personalmente donne altrimenti sole ed esposte a insidie e violenze
che i rotoli dei resoconti dei castellani sabaudi di Torino rivelano via
via più numerose. In altre parole, molte donne si ritrovano nuovamente
sotto l’autorità di un
paterfamilias
, a cui il già menzionato capitolo de-
gli statuti del 1360 riconosce l’autorità di correggere i membri della
propria famiglia usando eventualmente la frusta: «corrigere familiam
suam etiam verberando».
Il fatto che lo stesso capitolo menzioni anche le nuore come pos-
sibili componenti della famiglia è un indizio prezioso del diffonder-
si, in una parte della società torinese, della tendenza a mantenere sot-
to l’autorità del capofamiglia sia i figli adulti non ancora sposati, sia
i figli maschi ammogliati con mogli e prole. Confermano una tale dif-
fusione alcune multe per violazioni di domicilio seguite da tentativi
di violenza carnale nei confronti di nuore coabitanti con la famiglia
del marito
26
.
Se al di là di questi dati si desideri una quantificazione statistica di
quelli che Robert-Henri Bautier ha chiamato i «feux denses»
27
, si può
menzionare il caso di Moncalieri, dove nel 1374, in base ai dati forni-
ti dal già citato conto delle bocche, le famiglie composte da 6 o più per-
sone costituiscono il 23,8 per cento del totale (cfr. tab. 2). Diminuzio-
ne dei «fuochi femminili» e incremento dei «feux denses» sono tutta-
via fenomeni di lunga durata, destinati a rafforzarsi nel corso del
xv
secolo
28
. Del resto, è stato osservato, la coabitazione di padri e figli, ve-
rificabile anche in ambienti sociali non agiati, «risponde alla necessità
110
Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
26
Ibid.
, p. 562; CCT, rot. 47 (1384-86): «Anthonius Nechi […] inculpabatur noctis tempore
intrasse ad domum Iohannis Monasterii et violenter cognovisse Paxetam uxorem Hugoneti filii
predicti Iohannis Monasterii»; rot. 66 (inizio
xv
secolo): «magister Anthonius tupinerius fixicus
[…] inculpatus fuit tempore noctis intrasse cameram nurus Iohannis Meyde et eam voluisse car-
naliter cognossere»; rot. 69 (1417-18): «inculpabatur duabus vel tribus vicibus ivisse ad domum
Iohannis Braye causa volendi carnaliter cognoscere Brunetam uxorem Michaelis filii dicti Iohan-
nis Braye».
27
r. h. bautier
,
La valeur démographique du feu d’après les récensements de Chieri (Piémont):
1473-1530
, in «Bulletin philologique et historique (jusqu’à 1610)», 1962 (ma 1965), p. 238.
28
comba
,
«Apetitus libidinis»
cit., pp. 555 sgg.