

rio: gran parte dei nuovi abitanti (il 77 per cento circa) proviene anco-
ra da località situate entro un raggio di circa 25 chilometri, con una for-
te incidenza di immigrazioni da San Mauro e da Gassino (circa il 20 per
cento), anche se sembra aumentare il numero di coloro che giungono da
più lontano: il 17 per cento è infatti originario di località che distano fra
i 25 e i 60 chilometri da Torino (Levone, Rivarolo, Brozolo, Savigliano,
Pinerolo, Barge, Asti) e il resto di regioni situate al di là delle Alpi, del-
la Tarantasia, della Borgogna e, più genericamente, «de Ultramontes»
31
.
Novità importanti nel movimento migratorio verso Torino, chiara-
mente documentabili grazie alla conservazione ormai integrale della se-
rie dei verbali del consiglio comunale, si individuano soltanto a partire
dal 1373 circa. Studiate sistematicamente per il ventennio 1372-91, le
concessioni di domicilio rivelano innanzitutto un robusto potenziamento
del flusso migratorio in direzione della città. Nel periodo considerato
sono registrate infatti circa 90 concessioni di domicilio relative, nel com-
plesso, a un centinaio di
habitatores
: in altre parole una media annua di
5 nuovi abitanti, spesso con le rispettive famiglie. Il flusso migratorio
verso la città appare quindi quasi raddoppiato rispetto all’ultimo de-
cennio del
xiii
secolo, quando si contavano in media 2,5 concessioni di
domicilio all’anno, e fortemente irrobustito a partire dagli anni 1339-
1346, quando se ne contavano in media 3 circa.
Un’altra novità di rilievo è costituita da un allargamento sensibile
dell’area di provenienza degli immigrati. Soltanto il 54 per cento degli
habitatores
di cui è indicato il luogo di origine proviene infatti da loca-
lità situate entro un raggio di circa 25 chilometri, con una sensibile pre-
senza, in questo caso, di immigrazioni da Collegno (circa il 12 per cen-
to), mentre sale fortemente il numero di coloro che provengono da aree
più lontane: il 27 per cento è originario di località che distano fra i 25
e i 50 chilometri da Torino (Asti, Racconigi, Pancalieri, Airasca, Vi-
gone, Cumiana, Bricherasio, Perosa, Pinerolo, Front, Rivarolo, Agliè,
Ivrea) e il 18 per cento da località, come Breme, Spello, Cesana, Us-
seaux, Yenne, da città come Milano, o da regioni, come la Bresse, più
distanti
32
.
112
Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
31
ASCT, Catasti 1363,
passim
;
comba
,
Méthodes
cit., p. 29. Sul Toffange e la sua carriera:
barbero
,
Un’oligarchia urbana
cit., p. 166.
32
ASCT,
Ordinati
, 16, ff. 17
r-v
, 42
v
, 11
v
, 125
v
; 17, ff. 61
v
, 106
v
, 116
r
, 116
v
, 144
r
-
v
, 154
r
-
v
, 156
r
-157
r
, 161
r
-
v
, 189
r
, 206
v
; 18, ff. 11
v
, 18
v
, 26
v
-27
r-v
, 70
v
-71
r
, 74
v
-75
r
, 97
r
, 131
r
-132
v
; 19,
ff. 63
v
-64
r
, 81
r
, 88
r
-89
r
; 20, ff. 25
r
-26
r
, 30
v
; 21, ff. 23
v
-24
r
, 38
v
-39
r
, 41
v
, 73
r
, 80
r-v
; 22, ff. 11
r
,
17
v
-18
r
, 51
v
-52
r
, 58
v
-59
r
, 61
v
; 23, ff. 6
r
-7
v
, 19
v
-20
r
, 73
r
; 24, ff. 25
r
-
v
, 28
v
-29
r
, 37
v
, 72
v
-73
v
,
79
v
; 25, ff. 19
r
-
v
, 50
v
, 77
v
, 80
r
-
v
, 84
v
; 26, ff. 7
r
, 27
r
-
v
, 30
r
-31
r
, 82
v
, 85
r
-
v
; 27, ff. 16
v
-17
r
, 19
r
,
55
v
, 57
v
, 67
r
-68
r
, 71
r
-
v
, 82
v
-83
r
; 28, ff. 4
r
-5
v
, 90
v
-91
r
, 113
v
; 29, ff. 62
r
-63
r
; 30, ff. 18
r
-19
r
, 45
v
-
46
r
, 101
v
-102
v
; 31, ff. 43
r
-
v
, 102
v
-103
r
; 32, ff. 73
v
, 78
r
-78
v
, 87
v
-88
r
.