

cosa di più dall’immigrazione di un certo Alberto e soci da Costanza «de
Alamania»
39
. È tuttavia almeno altrettanto probabile che sia questi ul-
timi, sia mastro Cristoforo non abbiano soggiornato a lungo a Torino
perché non compaiono, come i loro due colleghi, nell’estimo di Torino
del 1415. Contemporaneamente, alla tradizionale immigrazione di qual-
che nobile, come Ardizzone dei signori di Front o Ruffino Provana, o
di qualche giurisperito dai borghi circostanti, si aggiungeva quella, nuo-
vissima per Torino, di alcuni funzionari e addetti ai servizi di corte di
Ludovico d’Acaia, come Umberto Fabbri e Pietro Probi, segretari del
principe, l’armigero Bernardo da Saronno originario della diocesi di Mi-
lano, il
magister coquine
di corte Filippo Alardi originario delle lontane
Fiandre
40
.
Così, mentre la popolazione di Torino bassomedievale era ai suoi mi-
nimi storici, le crisi di mortalità continuavano a infierire e la città non
aveva affatto smesso gli abiti che caratterizzavano la sua «rusticità ur-
bana»; le caratteristiche socio-economiche e la provenienza geografica
di una parte degli immigrati sembravano indicare che una ripresa era
possibile e che in futuro Torino avrebbe forse sottolineato i tratti della
sua urbanità.
2.
Le campagne e le strutture della proprietà fondiaria.
St rut tur e e me t amor fos i de l l ’ economi a rur a l e .
I tratti, piuttosto marcati, di ruralità che caratterizzavano la vita di
Torino nel basso medioevo esigono un approfondimento: occorre do-
mandarsi quali fossero le strutture dell’economia rurale torinese e della
proprietà fondiaria e come esse convivessero con le forme organizzati-
ve della produzione artigianale e della distribuzione.
Tema obbligato e, negli ultimi decenni, ampiamente dibattuto dalla
storiografia è quello dei nessi fra
trend
demografico, congiuntura e scel-
te colturali, con particolare attenzione all’avanzamento o all’arretra-
L’economia
117
39
Antonio Perracio: ASCT,
Ordinati
, 55, ff. 90
v
-91
v
; Dor. 1415, f. 11
r
. Mastro Cristoforo:
ASCT,
Ordinati
, 48, ff. 11
r
-12
r
. Giovanni Merlo: ASCT,
Ordinati
, 50, f. 80
r
; Dor. 1415, f. 48
r
.
Alberto da Costanza: ASCT,
Ordinati
, 44, f. 9
r
-
v
.
40
Ardizzone dei signori di Front: ASCT,
Ordinati
, 41, f. 29
r
; Dor. 1415, f. 67. Ruffino Pro-
vana: ASCT,
Ordinati
, 46, f. 35
v
. Umberto Fabbri: ASCT,
Ordinati
, 45, f. 80
r
-
v
. Bernardo di
Saronno: ASCT,
Ordinati
, 56, f. 10
r
; Dor. 1415, f. 6
v
. Filippo Alardi e Pietro Probi: Dor. 1415,
ff. 4
v
, 90
r
-91
v
. Cfr., su quasi tutti,
barbero
,
Un’oligarchia urbana
cit., pp. 33, 105, 140, 205,
207, 209.