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Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)

contrariamente alle usanze del tempo, proprio in ragione di questo suo

servizio fu spesso esentato da ogni imposizione fiscale. Era coinvolto an-

che nella vita politica cittadina, tanto che compare nell’elenco dei cre-

dendari per tutto l’ultimo ventennio del secolo. Personaggio influente,

era molto stimato dallo stesso principe Amedeo d’Acaia, il quale in qual-

che occasione se ne servì come proprio rappresentante

66

; allo stesso tem-

po era ben introdotto anche nell’ambiente ecclesiastico, se nel 1399 ri-

volse al capitolo una supplica affinché uno dei suoi figli fosse nominato

canonico della cattedrale. Scomparve forse durante l’epidemia di quello

stesso anno, dal momento che nel 1400 i suoi eredi ottennero dal consi-

glio di credenza un’esenzione fiscale biennale grazie ai meriti professio-

nali paterni. Il figlio Aventurino tentò di ripercorrerne le orme, ma con

scarso successo sia in campo professionale (di fatto non gli veniva rico-

nosciuta l’immunità tributaria che gli era stata concessa nel 1404), sia in

ambito politico, in quanto due anni più tardi cadde nel vuoto la propo-

sta di cooptarlo tra i membri della credenza in sostituzione del padre

67

.

Non si spiegherebbe se non come l’esito di forti spinte corporative

nell’interesse del gruppo medico locale l’inserimento negli statuti citta-

dini di un provvedimento indirizzato a selezionare e quindi limitare gli

arrivi attraverso una prova d’esame che avrebbe dovuto vagliare le ca-

pacità professionali dei medici forestieri

68

. Non a caso le deliberazioni

consiliari torinesi, rispetto a quelle di altri centri demici dell’area pie-

montese, sembrano denunciare minori difficoltà nel reperimento di per-

sonale sanitario, tanto che sovente il consiglio di credenza si trovò ad

esaminare le istanze di medici o chirurghi liberi che offrivano sponta-

neamente i propri servigi in cambio di una retribuzione pubblica anche

minima oppure di semplici privilegi fiscali. Nel secondo Trecento e nei

primi anni del Quattrocento la città vincolò regolarmente con contrat-

ti di durata pluriennale solo chirurghi, in genere forestieri, mentre per

quanto riguarda le prestazioni dei medici si preferì fare ricorso al siste-

ma dell’esenzione fiscale in cambio di un servizio reso alla collettività,

piuttosto che impegnarsi nel pagamento di un regolare salario, conside-

rata anche la situazione di costante deficit dei bilanci pubblici

69

. A tale

66

Nel 1392 Giovannetto de Podio rilasciò a nome del principe una quietanza al comune di

Moncalieri (

f. gabotto

,

Inventario e regesto dell’Archivio Comunale di Moncalieri fino all’anno 1418

,

in «Miscellanea di Storia Italiana»,

xxxvi

[1900], p. 493, n. 3051).

67

ASCT,

Ordinati

, 47, f. 80

r

, verbale del 29 giugno 1406.

68

BSSS, 138/1, p. 122, rub. 295,

De examinandis medicis extraneis

.

69

Bala Marentino, medico settuagenario, nel 1349 ottenne esenzioni fiscali e fu dispensato

dal servizio di guardia in considerazione dell’età avanzata e come riconoscimento dei servizi pro-

fessionali che aveva reso alla collettività (ASCT,

Ordinati

, 11, f. 67

r-v

, verbale del 3 maggio 1349).