

300
Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
Il fatto che il rappresentante degli Umiliati torinesi sia ancora il pre-
posito di San Cristoforo di Vercelli suggerisce che l’insediamento tori-
nese di quei «fratres» sia assai recente
11
. Orbene, le origini degli Umi-
liati – è notissimo – risalgono, per lo meno, agli anni Settanta del
xii
se-
colo e sono da collocarsi nel cuore della pianura padana (Milano, Como,
Lodi).
A Torino essi giungono assai tardi attraverso la mediazione di uno
degli insediamenti vercellesi, quando oramai l’ordine è ampiamente con-
solidato e integrato nell’organismo ecclesiastico. L’unica notazione di
un certo interesse è che Giovanni Cane, per rispondere ai propri con-
flitti di coscienza e ai suggerimenti datigli da «persone spirituales et re-
ligiose, provide et discrete», affidi la fondazione ospitaliera a una for-
mazione religiosa non decisamente orientata ad attività assistenziali. Co-
me che sia, l’atto del luglio 1244 appare compiuto alla presenza di laici
– tra i testimoni non si trova un solo religioso o chierico –, ma alla sua
stesura era pure presente la comunità dei frati Umiliati residenti in To-
rino. Di non trascurabile importanza è sottolineare il luogo di redazio-
ne dell’atto del luglio 1244, «iuxta civitatem Taurini in broilio retro so-
larium monasterii Sancti Solutoris minoris».
Benché pochissimo si sappia del monastero di San Solutore minore,
esso sembra costituire un punto di riferimento per le nuove esperienze
religiose importate in Torino. Nell’aprile 1228 Ainardo Umberto nel
suo testamento prevede, tra gli altri, un legato di 20 soldi ai «fratres
Minores Sancti Solutoris»
12
: che si tratti di un gruppo di religiosi di-
stinto dal monastero di San Solutore, è ricavabile dallo stesso testa-
mento. San Solutore maggiore o minore? La documentazione posterio-
re fa propendere nettamente per il monastero «minore». L’ente di San
Solutore minore diventa il punto di riferimento del primitivo stanzia-
mento in Torino dei frati Minori – la prima menzione di esso risale al
1228, anno della canonizzazione di san Francesco d’Asssisi a opera di
Gregorio IX. Dopo una prima fase nella quale i Minori probabilmente
paiono ospitati in edifici già esistenti di San Solutore minore, non lon-
tano sorgerà la primitiva chiesa di San Francesco, presso la quale nasce,
poco prima della metà del Duecento, l’ospedale degli Umiliati voluto da
Giovanni Cane, ospedale che risulta attiguo alla «ecclesia et mansio»
dei Francescani. Non solo: già negli anni Quaranta i frati Minori do-
vettero essere affiancati da «sorores» dell’ordine di Santa Chiara, resi-
11
Su tempi e dinamica degli insediamenti umiliati in Piemonte cfr.
merlo
,
Tra «vecchio» e
«nuovo»
cit., pp. 187-91.
12
BSSS, 106
, p. 75, doc. 44.