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Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
tanta del Duecento, se nel 1272 la comunità può contare, oltre che sul-
la badessa, su undici «sorores»
17
. La loro provenienza in prevalenza non
torinese induce a pensare a una ricostituzione della comunità di non mol-
to anteriore – è noto che i nuovi enti religiosi tendono col tempo a un
reclutamento in massima parte locale –, essendo presenti ben tre «so-
rores» originarie di Asti (un legame con le «domine» di questa città è
attestato ancora nel 1289), due della Liguria, una di Cremona e solo
quattro, forse, della diocesi di Torino.
Un significativo ritardo insediativo concerne la presenza in Torino
dei frati Predicatori. Il loro stanziamento è da far risalire non prima del-
la metà degli anni Sessanta del
xiii
secolo: nel 1271 il convento torine-
se è definito «novella plantatio»
18
. Invero già nel 1266 i Predicatori
avrebbero dovuto insediarsi nella chiesa di San Dalmazzo, secondo quan-
to previsto in una lettera di Clemente IV
19
. Perché ciò non sia avvenu-
to, non si sa. Si sa, invece, che il nuovo insediamento fu favorito da fra-
te Giovanni di Torino del convento di Sant’Eustorgio di Milano, il qua-
le inoltre nel 1278, col consenso dei suoi superiori, lasciò ai confratelli
torinesi una cospicua donazione libraria costituita da una settantina di
codici
20
. Torino, dunque, rimane tagliata fuori dalla diffusione domeni-
cana della prima metà del Duecento, mentre i frati Predicatori, in quel
periodo, risultano già insediati in Vercelli, Asti, Alessandria, Tortona
e, persino, in Chieri e Savigliano
21
. Ciò non toglie che, una volta in To-
rino, essi presto cerchino un’espansione, in direzione dell’imbocco del-
la valle di Susa, in Rivoli, con intenti specificatamente pastorali e in ar-
monia con i rappresentanti locali del conte di Savoia
22
.
2.
L’episcopato: dall’instabilità a un funzionamento ordinato.
Salimbene de Adam racconta di aver conosciuto in un monastero ge-
novese di monaci «bianchi», poco prima della metà del Duecento, «qui-
17
BSSS, 44, pp. 308 sg., doc. 23.
18
f. gabotto
,
La fondazione della biblioteca dei Domenicani di Torino
, in «Giornale storico e
letterario della Liguria»,
iv
(1903), p. 4 (dell’estratto).
19
v. ferrua
,
I frati Predicatori a Torino: dall’insediamento a tutto il secolo
xiv
, in «BSBS»,
xc
(1992), pp. 119 sg.
20
Cfr.
gabotto
,
La fondazione della biblioteca
cit., pp. 4-6;
ferrua
,
I frati Predicatori
cit.,
pp. 156-59.
21
Cfr.
g. g. merlo
,
Tra eremo e città. Studi su Francesco d’Assisi e sul francescanesimo medieva-
le
, Assisi 1991, pp. 166 sg.
22
f. rondolino
e
r. brayda
,
San Domenico in Torino
, Torino 1909, pp. 22, 35 e nota 25.