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denti nel monastero dal significativo nome di San Francesco

13

, ad atte-

stare uno speciale legame tra «fratres» e «sorores».

Speciale legame che implica una residenza in costruzioni distinte, ma

ubicate nella stessa area, per dir così, conventuale. Si pensi che ancora

nel 1289 «soror Alaxia de Ruvillasco, uxor condam Uberti Fulcho de

Taurino, religiosa mulier ac ordinis Sancte Clare dedicata existens in

domo Sancti Francisci constructa foris muros civitatis Taurini», è au-

trice di una donazione redatta «in domunculis ecclesie Sancti Francisci

foris civitatem Taurini deversus ayrale sive ortale fratrum Humiliato-

rum»

14

. «Fratres» e «sorores» di famiglia francescana si trovano confi-

nanti con gli Umiliati: tutti insieme a connotare un’area suburbana. Di

grande interesse è ancora il termine «domuncule», casette, che suggeri-

sce l’esistenza di costruzioni assai modeste intorno alla chiesa di San

Francesco, occupate dai frati Minori o, forse, dalle «sorores»: mentre

da queste ultime – le «domine» dell’ordine di Santa Chiara – già era o

stava per essere utilizzata la chiesa di Sant’Agnese?

15

Tra gli anni Settanta e gli anni Novanta del

xiii

secolo i documenti

definiscono con una terminologia non univoca le componenti del mo-

nastero femminile «francescano»: a indicare una situazione istituziona-

le non determinata e fissa – diversamente da quella dei frati del ramo

maschile – in Torino come altrove. D’altro canto, la vita degli enti fem-

minili era in generale non facilissima. In particolare, poi, stando alla pre-

ziosa testimonianza di frate Salimbene de Adam

16

, per le «sorores» dei

Minori c’era stata in Torino una primitiva fase insediativa che era sta-

ta bruscamente interrotta «propter guerrarum abundantiam»: il frate

minore Bonifacio, «visitator Lombardie monasteriorum ordinis Sancte

Clare», negli anni Quaranta del Duecento, aveva dovuto provvedere a

sistemare «per diversa monasteria» alcune «domine» residenti «apud

Taurinum, civitatem Lombardie». La ripresa dell’insediamento delle

Clarisse doveva avvenire al passaggio dagli anni Sessanta agli anni Set-

Vita religiosa e uomini di Chiesa in un’età di transizione

301

13

Cfr. BSSS, 65, pp. 313 sg., doc. 304 (a. 1279), con riferimento a un atto del 1245.

14

Ibid.

, pp. 380 sg., doc. 342 («Actum in domunculis ecclesie Sancti Francischi foris civita-

tem Taurini deversus ayrale sive ortale fratrum Humiliatorum»).

15

Ibid.

, p. 307, doc. 298 (a. 1277) («Domine Beatrixie abbatisse monasterii Sancti Francischi

de Taurino ordinis Sancte Clare»); pp. 309 sg., doc. 300 (a. 1278) («Domine Biatrixie abbatisse

monasterii Sancti Francischi constructi extra muros civitatis Taurini de ordine Sancte Clare»);

pp. 316 sg., doc. 308 (a. 1280) («Actum est hoc extra civitatem Taurini in ecclesia dominarum

Beate Agnetis de ordine Sancte Clare»).

16

salimbene de adam

,

Cronica

, nuova edizione critica a cura di G. Scalia, I, Bari 1966,

pp. 88 sg.