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Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)

go» o «magestas beate Marie de Consulatione». Era un santuario de-

stinato ad accrescere il proprio rilievo religioso, tanto da stimolare nel

xv

secolo la creazione di leggende miracolistiche e nobilitanti di nulla

consistenza storica, che tuttavia rivelano il crescere della sua importan-

za

100

. Probabilmente il potenziamento del culto dell’immagine che sarà

poi detta della Consolata è da far risalire all’età di passaggio dal

xiii

al

xiv

secolo e all’iniziativa del priore di Sant’Andrea Tommaso Silo

101

. As-

sai difficile è stabilire quali siano state le strade del culto o dei culti ma-

riani in Torino – qualcuno ha pensato addirittura alla predicazione di

san Massimo e a una peculiare devozione mariana dei monaci novali-

censi perpetuatasi in Sant’Andrea

102

–, né è valutabile l’attendibilità

dell’ipotesi di chi sostiene che il culto della Consolata possa essere in-

terpretato «in concorrenza con un altro luogo di culto mariano, quello

che i Torinesi e soprattutto i canonici della cattedrale» avrebbero attri-

buito «a Santa Maria “ad Nives” nella chiesa parrocchiale di Santa Ma-

ria “de Dompno”»

103

. Certo è che agli inizi del Trecento si moltiplica-

no gli atti di devozione e di donazione da parte sia di Filippo d’Acaia e

dei suoi familiari, sia di Amedeo V di Savoia, per continuare con i loro

successori

104

.

Un’ultima notazione è necessaria e concerne la stretta vicinanza, nel-

la seconda metà di giugno, delle feste dedicate a Santa Maria della Con-

solazione (o Consolata) e a San Giovanni Battista: una vicinanza di fe-

ste che è anche una prossimità di culti. Ne deriva la possibilità di una

bipolarità devozionale dagli esiti incerti, o nella concorrenza o nella coe-

sistenza. Stando anche a quanto si legge nel prologo degli statuti tori-

nesi del 1360, prevale la dimensione di una coesistenza convergente e

fattiva, a disposizione sia del principe sia della città. Nel Quattrocento

tutto ciò si manifesterà in maniera assai evidente.

100

Cfr.

g. casiraghi

,

Sulle origini del santuario della Consolata a Torino

, in «BSBS»,

lxxxvii

(1989), pp. 45 sgg.

101

Ibid.

, pp. 55 sg.

102

Ibid.

, pp. 59-63.

103

Ibid.

, pp. 58 sg.

104

Cfr.

d. franchetti

,

Storia della Consolata

, Torino 1904, pp. 125 sgg.