Table of Contents Table of Contents
Previous Page  442 / 852 Next Page
Show Menu
Previous Page 442 / 852 Next Page
Page Background

mulate. Sarebbe invece difficilmente giustificabile se si considerasse va-

lida la stima effettuata da un viaggiatore lombardo che transita a Tori-

no fra il 1516 e il 1519 e la giudica piuttosto negativamente dal punto

di vista estetico, militare e culturale. Per grandezza la paragona a Pavia

e le attribuisce una popolazione pari a 5000 fuochi, che porterebbe ad

un ammontare complessivo non inferiore alle 20 000 unità, incompati-

bile non soltanto con i calcoli effettuati a partire dagli estimi, ma anche

con i dati del censimento del 1571. Naturalmente resta da valutare l’esat-

tezza di tale stima, che sembra però effettuata con criteri piuttosto im-

pressionistici, dal momento che il viaggiatore lombardo difficilmente

poteva avere accesso a fonti di informazione attendibili e che tutto il

suo diario di viaggio appare improntato ad una certa sommarietà e man-

canza di metodo

31

.

I l r i nnovamento de l l a popo l az i one .

Se l’incremento della popolazione torinese fra

xv

e

xvi

secolo appa-

re evidente, restano completamente da studiare le modalità con cui tale

fenomeno si affermò e l’intreccio di fattori biologici, familiari, cultura-

li ed economici che lo governarono. Un attento uso delle fonti a dispo-

sizione consente di compiere qualche passo sulla strada della compren-

sione di aspetti importanti, quali la continuità e il rinnovamento della

popolazione. A questo fine ormai da tempo è stato messo a punto un me-

todo per lo studio degli estimi che, proprio in Piemonte, ha già dato ri-

sultati significativi. Esso si basa sul confronto fra i nomi di famiglia pre-

senti nelle liste successive, partendo dal presupposto che la permanenza

del cognome a distanza di qualche anno nello stesso quartiere autorizzi

a ipotizzare la sopravvivenza del nucleo familiare

32

. Naturalmente la sua

applicazione, che non può essere così meccanica, comporta alcuni pro-

blemi. Essi sono costituiti in primo luogo dai cognomi professionali (si

pensi innanzitutto al tipico «Ferrerius») e inoltre dai cognomi derivati

da toponimi, dalle varianti grafiche e dagli scambi sempre possibili fra

nomi di famiglia e soprannomi individuali. È perciò necessario accom-

pagnare l’analisi cognominale con un attento esame dei patrimoni e di

ogni altro indizio utile. Adottate tali cautele, i risultati di una simile ana-

L’economia e la società

433

31

Cfr.

g. gasca queirazza

,

Notizie di Piemonte nell’itinerario di un anonimo lombardo del pri-

mo Cinquecento

, in «Studi Piemontesi»,

vi

(1977), n. 2, pp. 390-94.

32

comba

,

La popolazione di Torino

cit., p. 32; tutto fondato su tale presupposto metodologi-

co è il lavoro di

p. carmine

,

Accertamenti demografici nel Comune di Torino fra il Trecento e il Quat-

trocento

, dattiloscritto presso Dipartimento di Storia, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di

Torino.