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te nei vari decenni. La volontà d’arte ducale aveva orientato anche que-

sto settore, discutendo con intellettuali e notai, all’interno della can-

celleria. E lo dimostra l’intaglio dei sigilli, che orienta verso la scultura,

l’oreficeria, gli smalti, capitoli prestigiosi.

Gli esemplari ducali, in cera verde, in cera rossa, insistono sulle ico-

nografie del San Maurizio, su Amedeo VIII a cavallo, a spada sguaina-

ta, con fondi a reticolato o rabescati a crocette, fino al

Gran sigillo

in ce-

ra verde, che nel 1440 accompagna le lettere patenti di Amedeo VIII

eletto papa come Felice V, emancipando il primogenito Ludovico.

Nell’ambito di queste arti preziose, rientra la

Custodia della spada di

san Maurizio

, ora Torino, Armeria Reale, attribuita ad artista franco-

svizzero, con una datazione al 1434-38; il nome di Petrus Forneri, in-

scritto nella parte inferiore, rimanda invece al committente Pierre For-

nery, allora abate di Agauno e consigliere di Amedeo VIII

242

.

La

Custodia

si distingue per il livello qualitativo della lavorazione del

cuoio, condotta con un procedimento a rilievo e a incisione, con colori-

ture a smalto e dorature, di evidente carattere simbolico negli azzurri.

Un’eleganza incisiva, rispetto a quella più corsiva dei maestri savoiardi,

piuttosto aderente alla dinamica espressionista degli scultori attivi fra

Ginevra e Basilea.

Quanto alle iconografie, il duca aveva sostenuto la devozione verso

san Maurizio inserendolo nelle monete più pregiate, nei sigilli, nelle ban-

diere, in paramenti e in tavole dipinte, comprese quelle documentate tra

le opere autografe di Jaquerio. Nel 1434, animato dal fervore religioso

che era ormai entrato come filo conduttore politico, il duca aveva fon-

dato l’ordine di San Maurizio, i cui membri erano ammessi nei consigli

per la direzione degli affari pubblici, e aveva eletto il castello di Ripail-

le come residenza riservata a lui e ai confratelli. Qui si inserisce il

Reli-

quiario di Sant’Apollonia

, nel tesoro di San Maurizio ad Agaune, che,

con l’Apocalisse miniato da Bapteur e con la Sainte Chapelle a Cham-

béry, è stato individuato come il fulcro di un «rinascimento gotico», te-

stimonianza neomistica del potere politico della devozione ducale, cul-

minato nel 1439-40 con la discussa elezione papale di Amedeo VIII -

Felice V.

La vita e le istituzioni culturali

689

242

Cfr.

v. promis

,

Custodia della spada di S. Maurizio nella R. Armeria di Torino

, in «Atti del-

la Società di Archeologia e Belle Arti»,

i

, pp. 105-112;

r. carità

,

La teca quattrocentesca della spa-

da di San Maurizio nell’Armeria di Torino

, in «Bollettino della Società Piemontese di Archeologia

e Belle Arti», 1956, pp. 200-6; C. Bertolotto, in

castelnuovo

e

romano

(a cura di),

Giacomo Ja-

querio e il gotico internazionale

cit., pp. 301-5.