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Parte seconda La preminenza sulle comunità del Piemonte (1418-1536)
menti della pittura ligure, fino alle prove alte di Giovanni Canavesio,
nelle
Scene della Passione
a Pigna, e nel 1492 a Briga, in Notre-Dame des
Fontaines
245
.
Se il Fantini procedeva a Chieri ancora strettamente aderente alle
svolte jaqueriane, evidenziando rapporti franco-fiamminghi, anche An-
tonio de Manzanis, negli affreschi di San Sebastiano a Pecetto, dimo-
strava come gli itinerari si allontanassero dal gusto della corte, indiriz-
zandosi al teatro popolare, seguendo le tappe degli itinerari dei pelle-
grini. In questo senso, in particolare nelle province verso le Alpi
Marittime, continuerà ad essere attuale l’attenzione per i temi jaque-
riani, come la
Salita al Calvario
e le
Storie della Passione
, sostenuti con la
forza di un segno espressionista, visualizzato nella traccia di un raccon-
to attento al grado parlato, scalato in una lunga continuità, fino al de-
cennio che si apre con il 1490.
(
a. g.
)
7.
Le svolte della moderna cultura artistica
.
Nell’ambiente della corte ducale è ancora la volontà d’arte di Ludo-
vico di Savoia a segnare dal 1460-65 il crescere di scambi che approde-
ranno a una moderna cultura artistica, in parallelo ai paradigmi del Ri-
nascimento. Lo si riscontra nel livello d’avanguardia delle miniature,
che emergono nell’area savoiarda con una complessità rara di cultura e
di invenzioni. Una fortuna critica recente, sostenuta da Charles Ster-
ling, da François Avril e da Giovanni Romano
246
, ha portato l’attenzio-
245
Per i rapporti della pittura del Cuneese con la cultura jaqueriana, la discussione per le stra-
de aperte agli scambi è stata fissata da
r. comba
,
Commercio e vie di comunicazione del Piemonte
sud-occidentale nel basso Medioevo
, in «BSBS»,
lxxviii
(1980), pp. 369-472;
id
.,
ibid.
,
lxxix
(1981),
pp. 489-533 cfr.
griseri
,
Jaquerio e il realismo gotico
cit., pp. 96-113; per la documentazione ico-
nografica,
g. raineri
,
Antichi affreschi del monregalese
, Cuneo 1965;
a. griseri
e
g. raineri
,
San
Fiorenzo in Bastia Mondovì
, Borgo San Dalmazzo 1975;
e. rossetti brezzi
,
Percorsi figurativi in ter-
ra cuneese. Ricerche sugli scambi culturali nel basso medioevo
, Alessandria 1985. Su questo capito-
lo, che è possibile individuare passando dagli affreschi con la
Crocifissione
in San Vito a Piossasco,
databile circa il 1440-45, al
Calvario
e alle
Storie
affrescate da Antonio de Manzanis in San Seba-
stiano a Pecetto (cfr.
griseri
,
Jaquerio e il realismo gotico
cit.), la ricerca dispone ora della nuova
documentazione relativa a Guglielmetto Fantini, per cui cfr.
g. romano
,
Primitivi piemontesi nei
Musei di Torino
, Torino 1996, pp. 112-85, con bibliografia precedente. Per gli scambi di cultura
con l’area ligure e la recente fortuna critica, cfr.
e. rossetti brezzi
,
Tra Piemonte e Liguria
,
ibid.
,
pp. 15-38, e
v. natale
,
Non solo Canavesio. Pittura lungo le Alpi Marittime alla fine del Quattro-
cento
,
ibid.
, pp. 39-64.
246
Cfr.
c. sterling
,
Etudes savoyardes
, II.
Le Maître de la Trinité de Turin
, in «L’Œil»,
ccxv
(1972), pp. 14-27, in particolare p. 21;
f. avril
,
Le Maître des Heures de Saluces: Antoine de Lonhy
,
in «Revue de l’Art»,
lxxxv
(1989), pp. 9-34, e
g. romano
,
Sur Antoine de Lonhy en Piémont
,
ibid.
,