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di t rasformazione dal va pore al diesel sono imponenti anch e se il rit mo dell e r ealizza–

zioni

è

ra llentato dalle diffi coltà di bilancio in eui si t rovano moltissime amm inist ra–

zioni ferroviarie.

Le automotrici di esel erano già mo lto diffuse prima d ella guerra (1000 nella sola

Italia) e si sono con tin ua te a cost ru ire anche dopo second o schem i sem pre più m oderni;

le ferrovie inglesi po sseggono oggi più di 4000 automotrici e continuano ad approvvi–

gio narne.

I motori d iesel impiegati n elle applicazioni ferroviarie devono avere particola ri

doti d i robu stezza, lunga durata, sicu rezza di fun zionamen to. Il peso specifico

è

com–

preso fra i 4 e 7 Kg/Cv.

Di solito le Case cost ruttrici realizzano con il med esimo complesso cilindro-testa–

st an tu ffo-biella motori a 6-8-12-16 cilind ri ehe a loro volta po ssono ess er e aspirati,

sov ralime n ta ti o sovrnlime n ta ti con raffrcddamento intermedio; si ottiene così con

una sola serie di particolari cos t ruttivi la più vasta gamma di poten za di impiego.

Le applicazioni a 4· tempi sono più numerose di quelle a 2 tempi: quest'ultima però

è

adottata dalla GeneraI Motor che negli Stati Uniti ha fornito un elevatissimo nume ro

di locomotive e di mo tori.

Nel 4 tempi prevale la ver sione sovralime n ta ta, mentre i motori aspirati si u sano

più che altro per locomotive di manovra e per automotrici di piccola po tenza; il si–

ste ma d el raffreddamento intermedio si

è

affermato re centem ente e si st a r apid a–

mente diffondendo.

Nelle automotrici sono mo lto applicati i motori con cilindri orizzontali che trov ano

sist emazione sotto il pavimento, non sottraggono spazio al ca rico utile c rendono

po ssibile l'intercomu nicazione fra i veicoli accoppiati.

P er cre are un metodo unico ne lla valutazione della potenza dei moto ri I' Uni on

International e d es Ch em ins de F er (U .LC.) ha definito come po tenza nominale que lla

svilu ppa ta in aria tipo in una prova ininterrotta di 100 ore con I ora di sovraccarico

d el 10% . La correzion e per temperatura e quota d ei motori diesel deve essere fatta

agendo sull' iniezione e non

è

automatica com e nei mo tori a benzina.

La potenza d ei mo to ri ferroviari varia dai 150 Cv pe r picc ole automo t rici fino

a 3000 per le potenti locomotive di linea ; per le potenze minori si usano i motori di

serie utilizzati per gli autocarri e gli autobus.

P er poter utilizzare qu esti motori, meno cos tosi e di più pronta disponibilità, si

preferisce 'spesso sud divide re in 2 unità la potenza in stallata su una automo t rice o

una piccola locomotiva. L'adozione di un solo motore di esel

è

preferita ne lle loco–

motive di esel elettriche, m entre ne lle diesel idrauliche l'impiego di 2 motori semplifica

notevolmente la trasmissione.

Per i mo to ri più potenti, gli accessori quali : pompa acqua, ' ventila tore, gruppo

di raffreddamento, ecc. sono ver e macchine di notevoli dimensioni che richiedono

particolare attenzion e di progetto e di cos tru zione .

La trasmissione d ella potenza

è

un eleme n to fondamentale, tanto da ca ra tteriz–

za re la locomotiva: si u sa infatti dire locomotiva diesel-elettrica o diesel-idraulica,

intendendo locomotiva diesel con trasmissione elettrica o con trasmissio ne idraulica.

I tipi più importanti di trasm issione sono i seguen ti:

Trasmissione meccanica .

-

È

molto usata per automotrici per po tenze fino a

300-350 Cv, eccezionalmente fino a 500 per ogni gru ppo. Offre buon rendimento e

cos to ridotto; ha l'incon veni ente di non utilizzare in modo completo la poten za de l

motore e di det erminare l'interruzione dello sforzo di trazione nei cambiamenti di

marcia.

A differenza dei mezzi str adali, la t rasm issione meccanica compre nde u n inverti–

tore di d irezione per assicurare all'automotrice identica velocità di marcia nei due sensi;

trova spesso impiego la ruota libera, ormai praticamente scompars a dai veicoli su

strada; non esiste in ve ce il differenziale, pr ovved endosi con la conicit à dei cerchioni

al di v er so svilu ppo in cu rva del per corso dell e ruote interne ed est erne.

L'elem ento più cr itico della trasmissione meccanica

è

la frizione, ne lla quale ad

ogni avviamento si produce una notevole quantità d i calore, ca lcolabile in base al

p eso del convoglio ed alla pendenza de lle linee. Ad alleggcrrie il carico termico d ella

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