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frizione viene sempre più frequentemente impiegato il giunto idrodinamico, col quale

i limiti di impiego della trasmi ssione meccanica possono venire alquanto in cr em entati

ri sp etto a qu elli prima indicati.

Trasm ission e idraulica.

-

Viene ora utilizzata fino a potenz e di 2000 Cv per

gru ppo. La potenza di un cambio idraulico cresce col cubo del numero dei giri e con

la qu inta potenza delle dimensioni lineari; il rapporto fra il p eso della t ra smissione e

qu ello del motore diviene perciò sempre più piccolo al cre scere de lla potenza in stallata.

Un cambio idraulico ad un solo stadio presenta rendimenti soddisfacenti e buona

utilizzazione della potenza del motore in un in tervallo abbastanza ristretto della velo–

cit à condotta. Si u sano perciò v ari accorg ime nt i per fare sempre funzionare

il

cambio

nella zona di buon rendimento. Il sistema Mekidro usa 4 o 5 rapporti mec canici in

serie con il cambio idraulico; il Voit h in serisce con il sistema di riempimento coman o

dato di ver si st adi secondo il valore della veloci tà condotta; Lijungstrom (SRl\I) u sa

il

siste ma a doppia.rotazion e sommando nel ea mpo delle basse velocità la coppia di

reazione che ag isce su l distributor e a qu ella che esce dall a turbina.

Trasmissione idrouolumetrica,

-

È

basata sul funzionamento di pompe e motori

idraulici a capacit à v ariabile.

È

l'unico tipo di trasmission e continua della quale si

po ssa dire che equ ivale ad una trasmissione meccanica ad infiniti rapporti.

T rasmissione pneumatica.

-

E ra stata u sata e poi abbandonata per in sufficiente

rendimen to circa 40 anni fa ; oggi ri compare con notevoli po ssibilità impiegando com–

pressori assiali e turbine di grande efficienza .

Trasmissione elettrica.

-

È

sen za dubbio il tipo che ha avuto finora maggior

numero di applica zioni sopra ttu tto per ch è tutte le locomotive cost ru ite negli Stati

Uniti sono di esel elettriche.

Il gene ra t ore elettrico accoppiato al di esel fornisce una potenza

pressoch è

co–

st ante con cara tteris tiche di tensione e corrente v aria bili en tro ampi limiti. Ciò si pu ò

ottene rc con una opportuna regolazione dell'eccitazione che deve progressivamente

diminuire al crescere della corrente . Sovrappon endo la curva ca ratteris tica del gene·

ra t ore le curve dei motori di trazion e, per di versi valori nel numero dei giri, si det er–

minano nei punti d'incontro le correnti ass orbite e gli sforzi di trazione all e diver se

ve locit à delle locomotiv e.

Dalla curva" caratteristica del motore (coppia in funzione del numero dei giri)

e dalle cara tteristiche della trasmi ssion e, si ri cava la curva di trazione della locomotiva

esp ress a come sforzo di trazione alle ruote in funzione della v elo cità. Su lla curv a ca–

ratteristica vengono individuati lo sforzo di trazione massimo, quello orario, quello

continu ativo. Ne lle locomotive ben dimen sionate, lo sforzo di trazione massimo coro

risponde all'incirca al p eso dell a locomotiva moltiplicato per il coefficiente di ade –

ren za. Lo sforzo orario non supe ra di solito il 20% del peso della locomotiva, lo sforzo

continu ativ o è circa 1'80.90% di quello ora rio; pe r le locomotive diesel elettriche si

definiscono come velocità ora ria e continuativ a le velocit à corrispondenti a detti sforzi.

Dalla curv a caratteristica della locomotiva, so ttrae ndo la curva di resist enza del

treno in rettilineo e orizzontale, si ottien e il di agramma d elle for ze di sp onibili per

su pe rare le pendenze o pcr accelera re. Il ca lcolo delle prestazioni consiste nel deter–

min ar e la funzione:

f (P,

V, I)

=

O che lega le penden ze supe ra bili, alla v elocità ed

ai pesi compless ivi del treno .

"

Dal diagramma di accelerazion e, semplici cost ruzioni grafiche forniscon o i dia–

gra mm a del moto vario che determinano tempi c p ercorsi n ecessari ad otten ere date

va riazioni di velocità.

Una importante funzione del moto vario è il perditempo di avviamento, che

indica quanto tempo in più si è impiegato per comp iere un avviame nto risp etto a l

tempo occorrente per coprire lo stesso percorso all a velo cità massima; la funzione

perd itempo h a praticamente il vantaggio di no n tendere al limite iufinito quando l' ac–

celera zione si ri duce a zero.

Importante è la determinazione esatta dcI lavoro di trazion e d al quale attravers o

i consum i spec ifici del motor e, si calco la il combus ti bile impiegato per un determinato

servizio. Una formula a pprossimata p one il consumo di nafta in litri per 1000 tono Km

di tren o comp leto eguale al va lore della resisten za me dia espressa in Kgftn.

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