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pochi alla volta agli esercizi pratici di. manipolazioni chi–
miche.
Già da qualche tempo si .è introdotto nel laboratorio di
cui si parla il gas illuminante ad uso di combustibile, e
parecchi forni per fusioni, evaporazioni e per la copel1a–
zione si fanno lavorare a gas. Si è stabilito in un sotter–
raneo un gazometro della capacità di circa 8 metri cubi,
mercè cui si può convenientemente spingere il gas negli
apparecchi dai quali voglionsi ottenere temperature assai
, elevate. E nello stesso laboratorio si ha una conduttura
d'acqua.
Ultimamente poi si è preparata una piccola camera oscura
per ricerche di analisi spettrale e di saccarimetria ottica.
La collezione mineralogica si suddivide: in una raccolta
metodica delle varie specie minerali ordinata come meglio
si conviene allo studio della. mineralogia; in una raccolta
statistica dì minerali di varie provincie del Regno; in una
raccolta geologica formata cogli esemplari delle varie roccie
delle Alpi occidentali, specie . che si incontrano nei lavori
geologici intrapresi da varii anni per conto del Ministero
di agricoltura industria e commercio.
La raccolta statistica deve la sua. origine . agli ammini–
stratori della soppressa Azienda 'economica dell'Interno e
risale quindi al 1826. Nel 1835 fu riordinata dal signor
Vincenzo Barelli, il quale ne pubblicava un catalogo ragio–
nato sotto il titolo di
Cenni di statistica mine,ralogica degl'i
Stati di S. M. il Re di Sardegna.
La raccolta metodica appartenne alla Scuola di miniere
che durante il primo impero era stata' aperta a Moutiers
in Savoia; venne quindi dalla nominata Azienda economica
dell'interno riunita a quella statistica, e le due formarono
il gabinetto mineralogico dell'Azienda stessa ricco di circa
7000 esemplari. ,
.
Nell'anno 1853 fu sopprèssa l'accennata Azienda, ed .
il
suo gabinetto mineralogico fu dal Governo affidato alla