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della città, ne diventò quasi il centro; iniziò la grandiosa via
Po co' suoi caratteristici portici, ed aprì la via della Zecca.
La via Po non fu terminata che dopo
il
1718.
Torino al "tempo di Eman . Filiberto.
Torino a l tempo di Cristina d i Francia.
Sotto il regn o di Carlo Emanuele II e nella reggenza di
madama reale Maria Giovanna Battista, s'andarono fabbricando
gli isolati che sono a mezzodì di via Po fino alla passeggiata
dei Ripari , e an che la bella piazza Carlina ora Cavour
I
167S).
Questi nuovi fabbri cati furon o chiusi entro la città mediante
sei nuovi bastioni, un mezzo bastione ed altre opere esteriori.
Vittorio Amedeo II accrebbe Torino di 18 nuovi isolati verso
ponente. Si abbatterono varie case per formare la piazza di porta
Susina (già Piazza Paesana ora Savoia) . Nel 1719 orano già "
costru iti su disegno del celebre ar chitetto Juvara i due bei quar–
ti eri all'estremità del ,nuovo ingrandimento, che veniva chiuso
con due bastioni ed , un mezzo bastione che dalla chiesa. della
Consolata si protendevano alla Cittadella. Fino quasi al regn o
di Carlo Felice
il
perimetro della città non subì a lcuna variazione:
Con r. editto del 27 giugno "1736 Carlo Emanuele II ordinò il
rettilineamento e l'abbellimento di via Dora Grossa (via Gariba ldi).
Nell'editto si dice tra l'altro che le ( fabbriche di questa con–
trada dovranno esser e' disposte
secondo il tipo che sar à esposto
pubblicameate nell'o/llzio del Vicariato . della citta,
dichia rando