

38 .
, cornicioni, colonne
CCC.,
hanno nelIoro complesso aspetto ecces–
sivamente severo e quasi pesante. Più eleganti dovevano essere
le case medioevali, di cui si vede qua e là qua lche resto, coi
loro graziosi ornamenti di terracotta (l) .
. pice'il Nissen che 'Torino si può considerare come un modello
di una città fortificata del tempo di Augusto (2). .La città me–
dioevale non uscì mai dai limiti della cit tà romana e ne conservò
perfettamente la pianta. Ing randendosi poi nell'epoca .moderna,
Torino non trovò alcuna difficoltà nel territorio su cui sorge a
continuare in linea ret ta le strade romane preesistenti e a co–
struirne delle altre parallele a queste. Non bastano però i fatto ri
geografici' a spiegare la st raordinaria regolarità della ' pianta di ,
Torino, il .merito di questo fatto spetta in gran parte ai Princip i '
Sabaudi.
È'
cosa nota, infat t i, che l'aumento edilizio della nostra
città fu ordinato e curato in' diversi tempi da qua lche Duca o
da qualche Re secondo un piano prestabilito. Quando
l.
'nuovi
isolati erano costruiti si abbattevano le mura della città da quel
lato e ·si costruivano . nuovi bastioni. Solo così si potè. man–
tenere
il
parallelismo delle st rade ;
perchè
se si fosse mantenuta
. l'antica cerchia delle mura, le strade dei nuovi quartieri, che
sarebbero sorti pr esso le porte, avr ebbero dovuto di necessità
convergere vers o queste, e così le strade avr ebbero avuto una
direzione radial e (3).
(1) Cfr. BLOOK L,
Ueber einige Reisen in Griecken lan d mit Ber ii cksi–
chtigung der geologischen
Yerhiiltnisse
sotoie
de,'
lt
a umater iatien ;
insbe–
sondere
del'
Marmorarten Griechenlands
im
verç teicti mit
denjenigen
Deutschlands
und
eiu ioer an derer Liùuier
,
in
5itz.
der Niederrheini–
schen
GE!s.
f.
Natur,
u .
Heilkunde
zu
Bonn,
1902. Sr.HLiiTER
O.,
Bemer –
kurçen.
ZU/'
Siedl unçskunde
in
Geog .
Zeitsclirift;
5, i 899, p. 81-84. COTTA B.,
Deutschlands
Boden,
Il, p.
65-136, WO-162
l
Ueber
den landlichen Baustil), .
p, 205-210 (Ueb er den Eintluss del' Verschieden heit del'
Geste in e auf die
Architektur). HASSERT,
Die stddte,
p. 1.23-'i33 (Da s Baumaterlal del'
Stadte),
NISSE:-<,
Italische Landeskunde,
II,
i,
p.
i65
ecc. In..particolare sui mate–
riali da costruzione usati in Torino v. SAOCO,
Geologia applicata della
città di Torino,
.p .
i 25-159. -
BRAYDA
R.,
La casa medioevale di via Gia:
como Leopardi' in Torino,
Atti de lla Soc. di Archeologia e Be lle Arti per
la provo di Torino, VII,
i,
p. 12-24.
(2) NISSE:-<,
tua.
Landesk,
Il, I, p,
266.
(3) Si
veda;
per es.. la pianta di Soest (BAEDEKER,
Rheinlande)
e d i '
Cracovia (BAEDEKER,
Ostel'l'eichj
e quanto dice
.10
HASSERT,
Stiidte
p . 97
(Radiale und rechtwincklige
Strassenanl àge)
specialmente a proposito delle
città germaniche.