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la Dora, la Stura e l'Orco hanno strappato alle Alpi. Se molti

si lagnano, scriveva un secolo fa Borson, del selciato di questa

metropoli, che colle sue acute punte lede il piede di chi cam–

mina, il naturalista per l'opposto vi trova ampio pascolo alle

sue curiosità, e vi r inviene varietà tali che invano s'affatiche–

rebbe di cercarle altrove. Questi ciot toli sono, per la maggior

parte , una specie di serpentina durissima commista con altre

pietre verdi. Hann o un colore verde scuro, talora con macchie

grigio-biancastre o vene di un verde più chiaro, e sono di una

durezza che li rende atti a essere lavorati. Oltre alla serpen–

tina si rinviene il quarzo variolito e molte altre specie di pietre.

Nel selciato di Torino si può studiare la geologia di buon tratto

delle vicine Alpi (1).

*

* *

In molte città l'abbattimento della cerchia dei bastioni ha

dato luogo alla formazione di ampi viali e giardini, che dividono

in certo qual mollo la citt à anti ca dalla nuova; in altre i bastioni

st essi furono convertiti in pubblici passeggi. Ciò è avvenuto a

Milano, a Parma, a Bologna, a Firenze, ed anche nella nostra

Torino, poichè, come già. accennai , l'attuale linea dei Viali corre

supp ergiù nel luogo, ove sorgeva la cinta di bastioni, che fu

distrutta durante l'ultima occupazione francese. In alcune città

vi sono anche due o più cerchi di viali o ampie strade, che

Geog.

staue»,

Brernen 26, 1903,

p.

139-15 9.

H ASSERT,

Die

suùue,

p.

93

e segg.

«

In ogni città, scrive lo Schaeffie, la 'combina.zione degli elementi

di stanziamento

è

diversa; ogni città, quindi ha un carattere specia le;

ciascuna

è

il prodott o di una seri e di lotte per la vita e di adattamenti,

lotte e adattamenti , che solo in quel 'dato luogo si sono svolti in quel

modo ».

Struttura del corpo sociale,

II,

p.

134.

( I)

Cfr.

D E

BARTOLO~IEIS

G. L.,

Notizie. topoçrattche e statistiche sugli

Stati SaI'di,

Torino,

1843,

vol. 1lI, p.

511. -

SACCO,

Geologia applicala della

città di Torino,

p.

123. Il

materiale ciottoloso è raccolto specialmente nel–

l'alveo della Stura di Lanzo fra Torino e la Venaria. Meno abbondanti

sono i ciotto li analoghi dell'al veo della Dora Riparia : da escavazioni nel–

l'alluvione antica su cui siede la città si raccol gono abbondanti ciottoli

quarzosi (provenienti dalla Valle di Susa) che vengono mescolati con gli

altri, oppure scelti ed utilizzati come ornamentazione di cortili, essendo

più chiari delle pietre verdi (cortile del Castello del Valentino).