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.
I Principi Sab audi non si accontentarono di stabilire il piano
regolato re ; ma voll ero che le case e le strade foss ero cost ruite
secondo un dato dis egn o. La così detta s trada Nu ova (ora via
Roma) fu cost ru ita nei primi anni del secolo
XVII
su dis egni .di
Ascanio Vitozzi. Su dis egn o dell' a l'ehi tetto conte di Cas te llamont e
sorse, ai tempi della reggente Maria Cristina , la splendida piazza
San Carl o, che già il Gemelli diceva
la
più bella dell 'Europa,
dopo la Piazza San Mar co ; nei primi ann i del seco lo
XVIII
fu
costruita via Po, ed al principi o del
XIX,
come g ià dis si, la piazza
Vittorio Emanuele I (l). Ques to sistema seguito nei vari ingrano
dimenti di Torino ne spiega non solo la r egolarità della pianta,
ma anche la simmetria delle costr uzioni, che
è
una delle più
notevoli carat terist iche della nostra città. Non vi sono qui, come '
in altre città , piccole case vi cin o a grandi palazzi : tutte le case
terminano alla stessa altezza e stanno allineate come un reggi–
mento di soldati in parata.
Tutto ciò non conferisce . certa men te ' una g rande vari età
all'aspetto di Torino ; ma appunto per ques to la s ua fison omia
è
diversa da quella di t utte le città della penisola, e cor risponde
alla fisonomia del popol o piemon tese serio, ordinato, quasi
rnili–
tarizzato.
I
nuovi quartieri colle loro costr uzioni pi ù va rie sono
un chia ro segn o dei tempi di maggior liber tà non solo politica,
ma anche edilizia. Di nessuna cit tà, ad unque, si può dire con
tanta ragione come di Torino che la sua arc hitettura
è
il fedele
specchi o della sto ria e dell 'indole dei suoi abitanti (2).
Per le stesse ragioni dette poco innanzi per selc iare le 'vie
di Torino si dovette ricorrer e all'uso dei ciottoli arrotondati che
(1)
BOGGlo,
Gli architetti Carlo ed Amedeo Castellamonte e io sviluppo
ediliz io di Torino n el sec. X VJI,
Torino, 1896, p. 44. Chi vo lesse
fars i
un'idea. degli ordini dei Prin cipi Sabaudi In materi a ed ilizia cfr. .
D UIlOIN
Ra ccolta di leggi,
tomo 13, p. \)12; 15, p. 913, ecc. (Arch. co m. di Torino,
Sala D, a rmadio VI). Il Hl maggio 1561) la Reggen te Margh erita di Francia
proibì di fabbrlcare in Torino se nza es pressa
licen za sovrana.'
Cfr.
Provo
oedimenti edilizi
1566·1892 (a c ura del Muni cipi o di Torino) 1893,
p.
1.
(Z)
Cf
t"
quanto su lla
flsìonornia
della città dice: F. RATZEr.,
Anihropo–
geographie,
II,' 441-449; -
Klein e Schriften,
II.
p.
437·46 1; -
Yerein içte '
Staaten,
II ,
p. 315-342; -
SCHLUTER,
Ueber die Grundriss del' Stiidte, .
in
Zeitschi' ift d. Gesellschaft
l,
Erdk,
Berli n, 1889, p, 44Q-462; -
Be-:
merkunçen zur Siedlu ngsk unde,
in
Geog. Zeitschri(t
5, 1899, p, 65-84.
R EINHARD,
Siedelungsgeogra phische Bemer ku nçen ueber die ç rossen deut–
schen .Seestddte u nter beson derer Berucksichtigu ng Bremens,
in
Deutsche