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39

.

.

I Principi Sab audi non si accontentarono di stabilire il piano

regolato re ; ma voll ero che le case e le strade foss ero cost ruite

secondo un dato dis egn o. La così detta s trada Nu ova (ora via

Roma) fu cost ru ita nei primi anni del secolo

XVII

su dis egni .di

Ascanio Vitozzi. Su dis egn o dell' a l'ehi tetto conte di Cas te llamont e

sorse, ai tempi della reggente Maria Cristina , la splendida piazza

San Carl o, che già il Gemelli diceva

la

più bella dell 'Europa,

dopo la Piazza San Mar co ; nei primi ann i del seco lo

XVIII

fu

costruita via Po, ed al principi o del

XIX,

come g ià dis si, la piazza

Vittorio Emanuele I (l). Ques to sistema seguito nei vari ingrano

dimenti di Torino ne spiega non solo la r egolarità della pianta,

ma anche la simmetria delle costr uzioni, che

è

una delle più

notevoli carat terist iche della nostra città. Non vi sono qui, come '

in altre città , piccole case vi cin o a grandi palazzi : tutte le case

terminano alla stessa altezza e stanno allineate come un reggi–

mento di soldati in parata.

Tutto ciò non conferisce . certa men te ' una g rande vari età

all'aspetto di Torino ; ma appunto per ques to la s ua fison omia

è

diversa da quella di t utte le città della penisola, e cor risponde

alla fisonomia del popol o piemon tese serio, ordinato, quasi

rnili–

tarizzato.

I

nuovi quartieri colle loro costr uzioni pi ù va rie sono

un chia ro segn o dei tempi di maggior liber tà non solo politica,

ma anche edilizia. Di nessuna cit tà, ad unque, si può dire con

tanta ragione come di Torino che la sua arc hitettura

è

il fedele

specchi o della sto ria e dell 'indole dei suoi abitanti (2).

Per le stesse ragioni dette poco innanzi per selc iare le 'vie

di Torino si dovette ricorrer e all'uso dei ciottoli arrotondati che

(1)

BOGGlo,

Gli architetti Carlo ed Amedeo Castellamonte e io sviluppo

ediliz io di Torino n el sec. X VJI,

Torino, 1896, p. 44. Chi vo lesse

fars i

un'idea. degli ordini dei Prin cipi Sabaudi In materi a ed ilizia cfr. .

D UIlOIN

Ra ccolta di leggi,

tomo 13, p. \)12; 15, p. 913, ecc. (Arch. co m. di Torino,

Sala D, a rmadio VI). Il Hl maggio 1561) la Reggen te Margh erita di Francia

proibì di fabbrlcare in Torino se nza es pressa

licen za sovrana.'

Cfr.

Provo

oedimenti edilizi

1566·1892 (a c ura del Muni cipi o di Torino) 1893,

p.

1.

(Z)

Cf

t"

quanto su lla

flsìonornia

della città dice: F. RATZEr.,

Anihropo–

geographie,

II,' 441-449; -

Klein e Schriften,

II.

p.

437·46 1; -

Yerein içte '

Staaten,

II ,

p. 315-342; -

SCHLUTER,

Ueber die Grundriss del' Stiidte, .

in

Zeitschi' ift d. Gesellschaft

l,

Erdk,

Berli n, 1889, p, 44Q-462; -

Be-:

merkunçen zur Siedlu ngsk unde,

in

Geog. Zeitschri(t

5, 1899, p, 65-84.

R EINHARD,

Siedelungsgeogra phische Bemer ku nçen ueber die ç rossen deut–

schen .Seestddte u nter beson derer Berucksichtigu ng Bremens,

in

Deutsche