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.dlante frequent i r elazioni fra professori e Direttore, mediante la
pubbli cazione mensile dei risultati scolastici e l'assegnazione di
uscit a di favor e ai migliori e la privazione di uscita ai peggiori.
Furono proposte al Ministero e da questo adottate, nuov e norm e
per gli esami annuali: il Consiglio d'istruzione venne distinto
(sal vo per casi s pecialissimi) dal Consigli o di discipl ina: fu messo
il
numero dei capi-classe in r elazione col numero degli allievi
di ciascuna classe, mutando
il
nome di
appuntato
e
vice-appun–
tato
in quello di
capo-classe
e
sotto-capa-classe,
ecc.
La Legge
19
luglio
1857,
regolarmente approvata dalle Camer e
e sanziona ta dal Re, concre ta va gli studi da tempo indiriz zati
al ri ordinamento degli Istituti milit ari e le disposizioni già in
gran parte attuate nell'Accademia. Per quella Legge: l °
il
Col–
legio peì figli di militari doveva riord inarsi come istituto di edu–
cazione e d'istruzione secondar ia e pr endere
il
nome di
Collegio
militare.
2° L'Accademia, conservando
il
suo nome, doveva ri–
cevere sia dal Colleg io militare sia dir ettamente i suoi allievi,
il cui numer o complessivo era fissato a 240. La pensione vi era
rid otta a L. 900 e, fino all a concorrenza di 45,000 lire, potevano
essere concesse pensioni e mezze pensioni grat uite ; di queste,
trentacinque
era no concesse per merito d'esami. 3° Veniva ist i–
tuito un battaglione di figli di mil itari per fornire all'Ese rc ito
soldati atti a divenire buoni sott'ufficiali. Nelle norme per l'am–
messione all'Acca demia, più tardi (lO ottobre
1857)
pubblicate,
era mantenut a l'esclusione degli acat tolici, era determinato che
le mezze pensioni gra tuite per merito d'esami fossero conti–
nuate dopo
il
primo anno a condizione che l'allievo rimanesse
classificato nel cors o delle ar mi speciali o nel primo terzo delle
a rmi di linea, era fissata di nuovo la durata del corso in tre
anni per le armi di linea e quattro per le ar mi speciali, era no eleo
va t i i pr ogrammi per l'amm essione, rendendoli non inferiori a
quelli di magistrato (licenza liceale).
L'introduzione di tutti questi cambiament i produceva nel pic–
colo mondo dell' Accademia gli stessi effetti che spesso si mani–
festano sotto ori zzonti
pi ù
amp i. Gli allievi non si adattavano
facilmente ai mutamenti, anzi covavano un malcontento pro- –
fondo del quale un'occas ione anche lieve poteva determinare lo
scoppio. L'occasione si presentò
il
21 febbraio 1858, prima do-