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qualche alli evo se ne rendesse colpevole, gli era applicato,
«
l'obbr obrloso casti go del berretto bianco , r iservato in modo
speciale ai mentitori.
»
L'abitudine della veracità doveva gene–
rare negli at ti tutti degli allievi la schiettezza e la lealtà, ch e
diventavano le migli ori basi per assldervl i sentimenti di carne–
ratìsmo tanto pel tempo in cui si trovavano allievi quanto per
più tardi. «Poichè è cosa indegna di ben nata persona e spe–
cialmente di militari, che debbono essere tutta schiettezza e
sincerità, il sentire incolpare altri di fallo suo e non incolpar–
sene
»
si punivano severamente «i colpevoli tardi scoperti e
quelli che mentre s'indirizzano alla professione dell'onore, non
reputano indegno del mil itare l'atto di indurre altri in fallo e
sche rmlrsl poi della pena meritata e tanto più se lasciando solo
il
'compagno malamente indot to alla colpa.» Per contea
«
si ri–
metteva ogn i pun izione all'allievo che , con que lla schiettezza,
che è tutta propria dell'uom militare, apertamente svelava il
proprio fall o, essendo impegno dei superi ori il mostrare che nella
R. M. A. sopra tutte le cose si tien conto dei sent imenti di
,
onore coi quali gli alli evi devono
dìstìnguersì
sopra tutti i gio–
vani in generale.» Con azione assidua e costa nte in questo senso
il Saluzzo s'adoper ava così a stabi lire quella trarìlzlonale, ed a
ragione vantata,
caratteristìca
dell'Accademia per la quale « ben
di rado succede che alcun alli evo, poco curante della somma
gelosia dell'onor militare, ometta di rivelar la propria col pa la–
sciandone la pena a taluno dei compagni che nobilmente tace
del torto altrui (1).
»
A questa schi ettezza ed a questa coscienza della responsabili ti\
delle proprie azioni bene a ra gione doveva associarsi in un ca–
l'attere militare la virile resistenza alle suggest ioni altr ui. E qui
può meritare d'essere riportato per intero l'Ordine del gior no
(15 maggio 1821) che colpi sce quel difetto di r esistenza non raro
a riscontrarsi nei giovani viventi in comune:
«
Perch è la facile
arrendevolezza ai mali consigli
è
propria affatto d'animo tal e
che non può avere tollerabile scusa che nella debolezza del sesso
men nobile (sic); a mostrare viemmeglio in qual conto si debba
tenere da bennati giovani quella peri colosa riprensibilissima fa-
(l ) Tutte qu este cita zioni sono pr ese dai libri degli Ordini.