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del Re hanno col religioso loro esemplare contegno in questa
solenne occasione ribattute, meglio che non con parol e si faccia,
i calunniosi sospet ti dei malevoli, mostrando com'ess i degnamente
sappiano con le vir tù di guer ra accoppiare i sensi
p.
gli effetti
della Religione e della Pietà.
»
Possiamo mettere vicino al sentimento religioso quello della
divozione al Sovra no, che nell' animo degli allievi veniva dal
Saluzzo trasfuso come da lui era sentito e colle espressioni che
abbiamo già vedute impiegat e
dal suo predecessore. Se
il
Re
Carlo Felice, poco propenso come
era alle cose militar i, non poteva
essere presentato agli alliev i come
quel capo dell'eserc ito
circon d~to
da un'aureola guer resca e caval–
leresca che potesse colpire la loro
immaginazione,
il
coma ndante
non trascurava occasione di far
conoscere agli allievi l'interessa–
mento che
il
Sovra no prendeva
ai loro studi, alle loro vicende,
alla lor o condotta, di cui voleva
essere minutamente informato;
e dietro al velo che impediva
agli allievi di vedere direttamente
il
Re, esso rimaneva semp re,
anzi vieppiù
il
Capo sup remo della Nazione e dell'Ese rc ito,
il
depositario del potere divino.
È
a S. M. che « piace man ife–
sta re con nuovi favori
il
sovra no suo patrocinio specialissimo
per la R.
~I.
A.» quando gli allievi che hann o comp iut i i loro
stud i vengono promossi ; ed
è
al principio monarchìco puro
che si fa omagg io quando si fanno inte rve nire gli accademisti
alla
«:
gran solennità con cui si
~elebl'a
la felice r ista urazione
della monarchia della Spagna media nte la liberazione del Re
Ferd inando VIT. » Come non penetravano nell' animo del Sa–
luzzo, cosi non trovarono cer tamente adito nell'Accademia le
idee liberali ; e la condanna assoluta che dall'a lto era venuta
cont ro le man ifestazioni deplorate del 1821, cui l'erede al trono
andava
purpando
in Spagna, si estendeva natu ralmente alle