

SUNTI STOfilC O-AnTISTICI
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, .
. Cinque furono - i . consiglieri che ']o seguirono:
- Arrigo Colombìer, Claudio du Saix (de Saxo), Nycodo di
Menlhon; Umberto di Glerens, Francesco di Buxy.
Erano tutti .vedovi come il duca, già avanti negli anni ,
'e furono i-primi clt valier i diS. l\Iaurizip. .
Loro ,lènevano dietro
il
cappellano Pietro Reinaudi ; i
qua ttro scudieri dI'I duca: Giorgio di Valperga, Giorgio di
Varax, Francesco di Menthon , -Iì oleto Candia, bei nomi di
Savoia e di Piemont e; poi gli scudier i dei cavalieri eguiti
da camerieri e valletti.
-.
'
Il duca ed i suoi compagni, che dovevano in appr esso
portar Iùnghi
i
capelli e Iunga In harba , ve. tivano una
. tonaca di panno bigio di Maline o di
lì ohan
legata con
una cintola di cuoio; avevano i mant elli dello stesso colore,
'con pellicce di martora zihellina il duca, con pellicce nere
della Romagna i cavalieri.
Ciascuno di loro teneva in mano un bastone curvo nella
part e superiore, qual si crede che usassero di portare gli
antichi pastori, i primi romiti del cristianesimo, e
ad
l,l–
' nico segno d ella natia nobiltà e grandezza - loro 'brillava
in petto una croce d'or o trifogliata di S. Mauri zio.
I
famigli usavano eziandio abiti di color cinericcio. .e gli
scudieri si coprivano il capo- con berretti pavonazzi .
Oltr e al suo palazzo con atti gua cappella e libreria, il
duca ne aveva fallo edifica re sei altri minori pei suoi com–
pagni, posti l'uno dopo l'altro in linea retta, cui serviva
di comunicazione una lunga loggia o portico. Questi pa–
lazzuoli, ciascuno 'dei quali aveva una torre, olito di tin–
tivo, in quei tempi , di case nobili ,
tuttoch è
fossero co–
~ tru lli
con qual che maggiore grandezza che non olevano
essere le celle dei certo ini e dei camaldolesi, pre entavano
tuttavia l'aspetto di una cer tosa o di un eremo.