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BASILICA M;\GISTRALE
E
quest'eremo, cui difficilmente si sarebbe potuto perve–
nire attraversando le cupe foreste che lo .circondavano ve'l'so
tel'l'a,
perchè
piene di lupi , ma di cui facil cosa sarebbe
stato impadronirsi per via del lago Lemano , era custodilo
di continuo da ollo guardie, ed ogni giorno vi si dava ri–
covero ed elemosina a tredici poveri. ,
Quivi nella
soavità
della qui ete, della meditazion e, della
preghiera, visse cinque anni Amedeo, e 'non già, come 'altr i
scrisse, nella
volutt à
epicurea ; diffatti Enea Pi ccolomini,
.
che fu poi papa sollo il nome di Pio II, essendosi con-
dotto u visitarlo col cardinale di Santa' Croce, che andava
legato in Francia per trattar la pace, quando lo vide farsi
loro incontro per la porta .del lago, esclamò :
«
'Oh
cosa
degna d'ammimziono! Uno dei prin cipi più ' potenti del
s~colo, temuto dai Francesi e. dagli Italiani ; a cui- prima -in
auree vesti. incedente- molti in OStl'O ed oro soleano far co–
rona , e mazzicri precedere , e turba d'armati far guardia ,
ed ' una calca di cor tigiani tener dietro, ora .precedu to da
sei rorniti , 'seguitato da pochi sacerdoti , in -abito vile ed
abbi ello riceve il legato apostolico. Degna di venerazion e
apparve quella compagnia:' » E lo era veramente;
poichè
il :
duca, consecrava due giorni della' settimana alla mortifi ca–
zione, al digiun o, alla salmodia, ed impi egava gli ' altri alle
cure dello Stato, a sistito dai cavalieri dell'ordine novello
di S. Maurizio, e che al pari di lui vivevano da veri soli–
lui ed assistevano con lui ai divini uffizi nella vicina chiesa
degli Agostiniani
(95).
Insistiamo sulla- parola
ordine,
imperocchè
al c~mi
non
vogliono considerare questa istitu zione di Amedeo ,VIII
come un vero
ordi ne
di cavalier i. Au tori sifla tti, dice il
Cibrario, concepiscono le cose
~I
un modo solo, cioè al .più
consueto , c negano il nomc che si conviene ai falli che