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DISCORSO DI S. I . Iti NIH> M I'SSO I INI

Ecco il suo bollettino : è il bollettino

complessivo per tutta la Sicilia.

Nel 1923: 696 abigeati; nel 1926: 126.

Le rapine da 1216 sono discese a 298 ;

le estorsioni da 238 a 121 : i ricatti da 16

a 2 ; gli omicidi da 675 a 299 ; i danneggia­

menti da 1327 a 815; gli incendi dolosi da

739 a 469.

Questo è il migliore elogio che si può

fare a quel prefetto e ad un altro funziona­

rio che collabora con lui molto egregiamen­

te : parlo del magistrato Giampietro, il

quale, in Sicilia, ha il coraggio di condan­

nare i malviventi.

(Prolungati applausi).

Qualcuno mi domanderà : Quando finirà

la lotta contro la mafia? Finirà non solo

quando non ci saranno più mafiosi, ma

quando il ricordo della mafia sarà scom­

parso definitivamente dalla memoria dei

siciliani.

(Benissimo).

Parliamo della Milizia confinale.

Voi sapete che il confine è vigilato dalle

camicie nere, dai carabinieri, agenti e

guardie di finanza. In questa proporzione :

55 funzionari, 294 agenti, 1626 carabinie­

ri, 2806 camicie nere, e 4417 guardie di

finanza. Perchè dico queste cifre ! Per una

ragione molto semplice : per snebbiare i

cervelli di oltre frontiera.

(Bene!).

Quando le camicie nere sono arrivate

alla frontiera occidentale, qualcuno ha sen­

tito il passo delle legioni che andavano ol­

tre il colle dell’Argenterà, il passo di T en ­

da, in terra altrui. E ’ ridicolo. In tutto il

confine occidentale non ci sono che 900 ca­

micie nere, le quali camicie nere si occupa­

no, purtroppo, soltanto dei cattivi italiani

che vogliono uscire e dei cattivi italiani che

vcrreblv*rn entrare.

Vengo alla terza parte del mio discorso :

l’azione politica dello Stato fascista.

Voi ricordate in quale circostanza io as­

sunsi il Ministero dell’interno. Ricordate la

grande giornata del 3 1 ottobre a Bologna :

uno spettacolo incomparabile ed insupera­

bile che non sarà mai dimenticato da colo­

ro che lo hanno visto e vissuto. Ricordate

il trascurabile incidente della sera. Ci fu

una emozione profonda in Italia e bisogna­

va prendere delle misure. Bisognava che

la rivoluzione puntasse i piedi contro l ’an-

ti-rivoluzione.

Fu allora che su questo foglio di carta

scritto di mio pugno, a lapis, come vedete,

dettai le misure che si dovevano prendere :

ritiro e revisione di tutti i passaporti per l ’e­

stero; ordine di far fuoco senza preavviso

su chiunque sia sorpreso in procinto di va­

licare clandestinamente la frontiera ; sop­

pressione di tutte le pubblicazioni antifa­

sciste quotidiane e periodiche; scioglimen­

to di tutte le associazioni, organizzazioni e

gruppi anti-fascisti o sospetti di anti-fasci-

smo ; deportazione di tutti coloro che siano

sospetti di anti-fascismo o che esplichino

una qualsiasi attività controrivoluzionaria e

di chiunque porti abusivamente la camicia

nera ; creazione di una polizia speciale in

tutte le regioni, e creazione di uffici di po­

lizia d ’investigazione e di un tribunale spe­

ciale.

L ’onorevole Federzoni, che è un soldato

fedele alla consegna, volle ritornare al Mi­

nistero delle colonie; ma volle, prima di

ritornare al Ministero delle colonie, elabo­

rare queste misure e portarle con la sua ela­

borazione al Consiglio dei ministri. Questo

va notato e ricordato.

Queste misure sono state applicate. Sono

state applicate con intelligenza, perchè bi­

sogna essere molto intelligenti nel fare ope­

ra di repressione.

Tutti i giornali di opposizione sono stati

soppressi ; tutti i partiti anti-fascisti sono

stati sciolti ; s ’è creata la polizia speciale

delle legioni che rende già segnalati servi­

gi ; si sono creati gli uffici politici d ’investi­

gazione; si è creato il tribunale speciale,

che funziona egregiamente e non ha dato

luogo ad inconvenienti, e meno ne darà,

specialmente se si adotterà la misura di

escludere dalle sue sedute l’elemento fem­

minile

(Commenti

Approvazioni

Si

ride)

il quale spesso poitc* nelle cosc serie

il segno incorreggibile della sua frivolezza

(Si ride)

; è stata applicata la pena del con­

fino.

Perchè ho detto che in quest’opera biso­

gna essere intelligenti? Perchè l ’opposizio­

ne in Italia non bisogna esagerarla, come è

forse stato fatto. E ’ stata più bagolistica

(Si

ride)

che altro : ha versato molto inchio­

stro, ma in realtà in questi cinque anni di

Regime fascista non vi è stata che la mani­

festazione collettiva del così detto soldino,

e bastò l ’apparire di poche autoblindate fra

Messina e Palermo per farla finire. Poi c’è

stata la grande carnevalata dell’Aventino,