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L’inaugurazione di una lapide in memoria del fìsico

G . B. Beccaria sul piazzale della stazione di Rivoli

P

r opera del Con­

siglio di Ammini­

strazione della Ferro­

via Torino-Rivoli e del

Comune di Rivoli che

fecero propria una lo­

devole iniziativa del-

l ’ing. Giuseppe Filotti

è

stata inaugurata il

14 ottobre sul piazzale

della Stazione di Ri­

voli una lapide in me­

moria del fìsico G. B.

Beccaria, che nel 1764,

per incarico di Carlo

Emanuele III, Re di

Sardegna, determinò

la lunghezza dell’arco

di meridiano tra

An-

drate e Mondovì, con

la misura della base

Torino-Rivoli.

All’ inaugurazione,

ricevute dal Podestà

di Rivoli, ing. Sarti-

rana e dal Presidente

del Consiglio d’Ammi-

nistrazione della Fer­

rovia Torino - Rivoli

prof. ing. Lorenzo Fer­

raris e dal personale

dirigente della Società,

sono intervenutemolte

autorità

tra

le quali il

Preside Hi>1b Provincia, il

rappresentante di S. E.

fl Prefetto, fl Vice-podestà

ing.

prof.

Silvestri in

rappresentanza del nostro Po­

destà,

con fl Segretario ed fl Vice-segretario gene­

rale, fl rappresentante del Segretario Federale e

molte

altre personalità.

Quando la lapide è stata liberata dal drappo

tricolore, fl prof. Ferraris ha pronunciato un elevato

discorso, accolto da generali consensi dei presenti.

La cerimonia ha avuta la sua conclusione in

Mu­

nicipio, dove fl Podestà, dopo aver ringraziato gii

intervenuti, ha dato la parola all’oratore ufficiale,

conte prof. Luigi Volta, ordinario di Astronomia alla

nostra Università e di­

rettore dell’ Osserva­

torio astronomico di

Pino Torinese, fl quale,

rievocandole opere del

fisico e geodeta G. B.

Beccaria, ha pronun­

ciata la seguente in­

teressantissima prolu­

sione, accolta alla fine

da replicati battimani

e congrat

i.

«Mièmolto gradito

l ’onorifico incarico di

parlare in questa oc­

casione di G. B. Bec­

caria e ringrazio cor­

dialmente chi me l’ha

affidato.

«Se

infatti il grande

Plana ha dato all’Os-

servatorio Astrono­

mico, coll’appoggio e

per la munificenza di

Re Vittorio Emanue­

le I, una sede ed uno

strumentario degniper

quei tempi in Palazzo

Madama e la gloria del

suo formidabile in­

gegno matematico, fl

primo padre deU’Osservatorio è stato fl Beccaria e

l’Osservatorio si può dire sia nato proprio coll’im­

presa astronomko-geodetica ricordata nella lapide

oggi inaugurata.

Fatto questo fl quale suggerisce subito una con­

siderazione interessante: die anche per misurare k

terra bisogna alzare gli occhi al odo e cercarvi fra

le stelle gli infallibili punti di riferimento. Le stelle

non sono adunque

gioia

notti e luce ai

misteri deQa fisica deH’univeno, ai misteri della

ma si prestano soccorrevoli e WKHtfffr» al*

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ìanoo stuolo delia torma e deile omiensaoiii della

nostra

piccoli»!

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