

A L B O R I E S P L E N D O R I D E L G IO R N A L I S M O T O R IN E S E
italiano, e riprendendole per indagare come nel seno
del glorioso giornalismo torinese, del periodo che va
dal 1821 al 1849, si siano venute forgiando e tem
prando le penne e le spade per la redenzione e le
fortune della Patria divisa, mi sta ancora fisso nel
l ’animo, come vent’anni fa, un solo ma orgoglioso
proposito: convincere chi si occupa di siffatti studi
che una storia del giornalismo non s’improvvisa,
come alcuni pappagalli canterini sogliono credere;
ma sarà un giorno possibile soltanto se le linee gene
rali del complesso edificio siano state saldamente
tracciate con lavori seri e metodici, che costano
fatica e sacrifici, non con delle spassose scorribande
che, anche quando muovono dalle colonne di un
periodico autorevole, stanno alla storia del giorna
lismo, seriamente intesa, press’a poco come i pianeti
dei cantambanchi stanno alla storia della super
stizione.
E mi pare ancor oggi non meno utile dimostrare
che le lotte e i travagli di un popolo, la storia del
giornalismo illustra e documenta con una perspicuità
e immediatezza di rappresentazione che non è di
molti altri mezzi; e che nulla di più vero ebbe a dire
Thomas Macaulay di quando affermò che «thè only
thrue history of a country is to be found in its
newspaper ».
LUIGI PICCIONI