

V I T A C I T T A D I N A
N U O V E O P E R E P U B B L I C H E A T O R I N O
L’app r ova z i one del Duce
L’Agenzia Stefani ha comunicato:
Il
Duce ha ricevuto il Senatore Thaon di Revel. Podestà di Torino, il quale
gli ha riferito su talune questioni interessanti quella città. Ha fallo un ren
diconto 8uU’andainento dell’Enle per la Moda nazionale, le cui ultime
manifestazioni hanno dato risultati soddisfacenti. Quindi ha riferito sul
programma dei lavori pubblici da iniziarsi entro l’anno XIII e tali da dare
lavoro a parecchie migliaia di operai. Si tratta di edifici scolastici, i quali,
alla periferia, completati da piscine, serviranno anche per colonie solari; di
opere stradali e idrauliche, del completamento di via Roma, e delle siste
mazioni della zona romana attorno alla Porta Palatina. D i fronte a tale
Porta sorgeranno le statue di Cesare e di Augusto, offerte dalla città di Roma,
simili a quelle che sorgono in V ia dell'impero.
Mollo importante anche il programma dei lavori pubblici concernenti
gli stabili per uso militare.
L’insieme di queste opere prevede la spesa di oltre ICC milioni di lire,
con circa 3 milioni di giornale lavorative.
Il Duce ha elogiato l'attività svolta dal Podestà di Torino.
La predilezione e la benevolenza del Duce per la
fedele Torino,
«
piazzaforte della Rivoluzione Fascista
»
ha riempito di gioia e di devota riconoscenza il cuore
dei cittadini torinesi.
Con le proposte presentate dal Podestà a S. E . il
Capo del Governo e che hanno avuto la Sua alta appro
vazione, non solo verrà assicurato permanente lavoro
a migliaia di operai nell’anno XI I I , ma verranno
effettuate imponenti opere di pubblica utilità che accre
sceranno le artistiche bellezze della nostra Città e
restituiranno ai torinesi il culto delle loro tradizioni
romane.
Il Podestà si è reso interprete del grato animo della
cittadinanza torinese con la seguente lettera rivolta a S. £.
il Principe Senatore Francesco Boncompagni Ludovisi,
Governatore della Città di Roma, che, per disposizione
di S. E. il Capo del Governo, donerà a Torino le statue
degli Imperatoci: Cesare ed Augusto.
«Eccellenza,
• La notizia, che per disposizione di S. E. il Capo del
Governo, le statue degli Imperatori Cesare ed Augusto per
la sistemazione della zona romana attorno alla Porta Pala
tina di questa Città saranno donate a Torino ridila Città di
Roma è stata appresa con vivissima soddisfazione ed esul
tanza dalla popolazione torinese, che rendendosi conto
dell’alto significato della decisione del Duce e della nuova
prova che essa costituisce della di Lui costante benevolenza
e sollecitudine verso questa Città, desidera confermare al
Capo la sua indefettibile gratitudine e devozione, ed alla
Città di Roma il suo animo profondamente grato.
■Nel fervore di opere per la esaltazione attuata dal
Fascismo delle glorie Romane della nostra Stirpe, il prezioso
dono sarà magnifico documento della intima comunione
di spirito che ha unita la Città di Torino alla Città di Roma
pel raggiungimento delle altissime idealità segnate dal
Fascismo al popolo italiano.
• Mi reco ad onore di rendermi interprete presso la E. V.
di tali sentimenti, pregandoLa di accogliere in pari tempo la
espressione dei miei personali sentitissimi ringraziamenti.
• Con fascistico ossequio ».
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