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NUOVI OSPEDALI E LE NUOVE CLINICHE UNIVERSITARIE

su tutti i lati e per gran parte

del suo perimetro circondata da

ampi corsi, avrà sempre il bene­

fìcio, comunque si estenda la

città, di avere il lato maggiore,

a levante e della lunghezza di

circa m. 500, completamente a-

perto verso il Po e la collina.

La superficie dell'area chiusa

entro cinta è di mq. 142.000,

dei quali circa 30.000 sono oc­

cupati dai fabbricati.

U f a s d a r b • P a 4 l* lla a e P

w m m

I * • S t a b a la r la a . V a d a la r a n a I I P a r c a

base alla legge del 1926 è affidato ad una Commissione

amministratrice composta di un rappresentante del

Ministero dell’Educazione Nazionale, nella persona del

Grand’Uff. dott. Ugo Frascherelli, Direttore generale

dell’istruzione superiore; di due rappresentanti della

Città di Torino, nelle persone del Grand’uff. pro­

fessore Mario Donati con la carica di Presidente e

del commendatore prof. ing. Euclide Silvestri, Vice-

Podestà di Torino, con la carica di membro; del

Rettore Magnifico della R. Università degli Studi,

comm. prof. Silvio Pivano, con la carica di Vice-

presidente; di un rappresentante dell’Ospedale di

San Giovanni, nella persona del Grand’Uff. ingegner

Giovanni Chevalley, membro; di

un rappresentante della Cassa di

Risparmio nella persona del comm.

prof. Ernesto Pesci e di un rappre­

sentante dell’istituto di S. Paolo

nella persona del comm. ing. Pier

Maria Dogliotti.

Sono ora in corso di esecu­

zione le opere di finimento, e

prossimamente, compiuto l’arre­

damento, i nuovi edifici potranno

entrare in funzione.

Ind icaz ione de l fabbricali

I fabbricati si possono così

distinguere:

a)

Quello centrale all’in­

gresso (per pronto soccorso, am­

bulatori, accettazione, cure spe­

ciali, laboratori,

ecc.da

una parte;

e dall’altra: la farmacia, gli uffici

d’amministrazione e, separati, i

locali per radiologia e cure fisiche).

b)

Il fabbricato per la degenza temporanea

coi relativi annessi, dove gli ammalati saranno sotto­

posti a bagni di pulizia, alla disinfezione, alla vesti­

zione con abiti dell’Ospedale. ecc., e dove rimar­

ranno in camere a parte per il tempo occorrente

per gli esami, per gli accertamenti, per osservazione

(specialmente in caso di malattie che possono ap­

parire sospette), e per le diagnosi necessarie, prima

di essere condotti ai rispettivi padiglioni di cura.

c)

Il padiglione «Bellom Pescarolo», destinato

ad accogliere le sezioni ospedaliere di Urologia e

di Otorinolaringoiatria nei due piani superiori, e

nel piano terreno malati di forme comunicabili

A r c a

L ’area sulla quale sorgono i

fabbricati è posta, come si è

detto, sulla riva sinistra del fiume

Po, tra il corso Bramante a notte,

il corso Galileo Galilei a levante,

la via Genova e la via Cherasco

a ponente, la via Santena ed il

corso Spezia a giorno.

Quest’area (notevolmente ele­

vata rispetto al fiume Po), isolata