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I NUOVI OSPEDALI E LE NUOVE CLINICHE UNIVERSITARIE

V a d a la d a lla « a lia r la tra s p a rs a la d i n a a s i u i l s M t r a I p a d lg lla a l

C a r a t t e r i s t i c a c p a r t l c o l a r i l à d e l f a b b r i c a l i

Padiglioni principali di cura. Forma, disposizione

e particolarità delle infermerie e degli annessi.

Questi padiglioni, a due e tre piani fuori terra, e

contenenti in media X. 100 letti per piano, sono

costituiti da tante infermerie, con il numero normale

di 6 letti per infermeria, collegate fra loro e con i

numerosi locali dei servizi mediante una galleria

laterale, aerata ed illuminata sui lati; e solamente

nei due padiglioni ospidalieri vennero progettati per

ciascun piano infermerie alle estremità dei fabbri­

cati capaci di 14 letti. A queste infermerie vanno

aggiunte camere di isolamento per ogni gruppo di

infermerie.

Le infermerie, con dimensione approssimativa di

m. 6 x 7 ed in media dell’altezza di circa m. 4,50,

hanno tre aperture (due finestre ordinarie e porta-

balcone nel mezzo) sul lato esterno con esposizione

di levante-mezzogiorno.

I

letti sono in numero di sei, tre per parte, e tra

loro paralleli, con la testata verso i due muri interni

laterali e con i piedi verso il passaggio (di circa

m. 3 di larghezza), passaggio che resta libero tra

piedi e piedi dei letti. Si nota che i due letti più

vicini al muro perimetrale esterno si trovano a

distanza di almeno m. 2 da detto muro, distanza

che può essere anche maggiore, se necessaria. Si

nota pure che con tali disposizioni di letti, di finestre

e porte il malato è nelle condizioni più favorevoli

rispetto alle correnti d’aria e rispetto alla luce, la

quale se di fianco (anche se di una certa intensità)

non offende l’occhio, mentre invece se venisse di

fronte sarebbe causa di grave incomodo, non solo

per ammalati, deboli e più sensibili dei sani, ma per

qualsiasi persona. A tale genere di infermeria si

è data la preferenza per i seguenti

requisiti principali:

1) numero limitato di letti

che assicura igiene, ordine, tran­

quillità;

2) possibilità di separazione

di ammalati in gruppi, in cor­

relazione alla natura delle ma­

lattie, ed alle condizioni speciali

degli ammalati, e così la separa­

zione dei gravi dai meno gravi,

degli operati da quelli da operare,

degli ammalati che abbisognano

di cure e diete speciali, dei tran­

quilli dai disturbatori, ecc.;

3) facilità di unione, quando

sia utile, di due (o più) infermerie

contigue in modo da raggiungere

quel numero di letti che, caso per

caso, date le speciali condizioni

dei malati, possano rimanere sor­

vegliati da un solo infermiere, il

che serve a ridurre il personale di

servizio al solo necessario;

4) possibilità, all'occorrenza, di raggruppare

insieme convalescenti, i quali abbisognano di minore

servizio, ma soprattutto di tranquillità e di riposo,

che abbrevia la degenza in ospedale, con vantaggio

economico non trascurabile;

5) semplicità di disposizioni per aerare conve­

nientemente le infermerie, senza incomodo e pericolo

come si spiegherà meglio in seguito;

6) possibilità di tenere infermerie in buone

condizioni di luce, come già si è accennato; e possi­

bilità all’ammalato in letto di volgere lo sguardo

verso l’esterno e di ritrarne svago e sollievo;

7) formazione attorno all’ammalato di un am­

biente abbastanza ristretto, con carattere quasi di

famigliarità (contrariamente al triste aspetto che

presentano lunghe file di letti), il che non può fare

a meno di influire sull’animo del ricoverato ed anche

sui risultati stessi delle cure.

• • •

I

radiatori per il riscaldamento a termosifone

sono collocati, come di solito, contro i parapetti

delle finestre e sono abolite le canne in genere e spe­

cialmente quelle di aerazione.

L ’aerazione si ottiene con le aperture regolabili

di presa d’aria esterna, collocate nei parapetti delle

finestre ed inoltre con speciali disposizioni, tanto

nelle vetrate esterne, quanto nella porta interna, di

fronte e verso la galleria di comunicazione.

L ’abolizione delle canne in genere e di quelle in

ispecie per l ’estrazione dell’aria, è consigliata dal

fatto che tali canne, quando non siano collegate ad

impnanti complicati e costosi, per costruzione ed

esercizio, non servono allo scopo. Di più esse costi­

tuiscono sempre veri depositi di materie anche nocive