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LA NUOVA SEDE DELLE R. OPERE DELLA MATERNITÀ

composto di 4 padiglioni, rilegati fra loro da gallerie

sotterranee.

Complessivamente saranno disponibili 360 letti

ospitalieri, di cui 182 nella Maternità, 30 nell’Asilo

Materno, 148 nella Clinica.

I

fabbricati si vollero ampi, comodi, ma costrutti

senza sfarzo, con la massima semplicità e con

perfetta aderenza ai bisogni dell’Opera e della

Clinica.

I quattro padiglioni coprono complessivamente

circa un quarto dell'area posta a disposizione del-

l’Opera dalla munificenza del Comune di Torino:

cosicché è consentita una siste­

mazione con fabbricati a fronte

arretrata rispetto alle vie, cir­

condati da giardini e largamente

esposti all’aria ed alla luce.

Più precisamente la superfìcie

coperta dalle costruzioni è di circa

6000 mq. con una cubatura vuoto

per pieno di 100.000 me.

Ad opera compiuta la nuova

sede della Maternità avrà nella

sua semplicità un aspetto rìdente

ed ospitale atto a conferire alle

ricoverate quel senso di serenità

e di pace tanto necessario e pre­

zioso per la donna che adempie

ai sacri doveri della maternità.

II padiglione principale, a tre

corpi, ha la fronte maggiore con­

venientemente arretrata rispetto

al corso Spezia.

Il corpo centrale è destinato

ad accogliere la maggior parte

delle ricoverata della R. Opera:

prospetta sul corso da un lato e

dall’altro verso i giardini. L ’ala di

levante ospiterà la sezione gine­

cologica, il presepio dei bambini

ed il reparto pensioni ; segue con

il suo andamento curvilineo l’arco

di anfiteatro che il piano rego­

latore municipale ha predisposto

verso il Po, dando così modo di

godere largamente l’incantevole

panorama della collina. L ’ala di

ponente è destinata all’isola­

mento.

Il detto padiglione, capace di

circa 200 letti, è dotato di ampie

gallerìe di disimpegno e di vaste

camere per le ricoverate, con un

numero limitato (otto al più) per

ogni ambiente.

Naturalmente i vari reparti

sono completati con tutti gli op­

portuni servizi sussidiari (camere

da parto, sale operatorie, pre­

sepi, ecc.) e l’edifìcio è previsto

con i necessari impianti termici, sanitari, idraulici,

ascensori, montacarichi, ecc.

Uguali criteri si seguirono nel progettare il pa­

diglione destinato ad ospitare la

Clinica Ostetrico-

Ginecologica della R. Università di Torino.

Esso è

collocato in corrispondenza dell’angolo fra le vie

Yentimiglia e Bormida.

Per la Clinica, oltre ai servizi di cui sopra, si

dovette anche provvedere a sale, aule, laboratori, ecc.

adatti per l ’insegnamento.

E si è pure provveduto nei sotterranei dei due

padiglioni anzidetti alla sistemazione di locali per

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