

LA PIETRA TOMBALE D I PIETRO DE VILLARS
«Egli era figlio cadetto di Pietro de Villars, bor
ghese di Lione e di Susanna Jobert.
«Nato nell’anno 1517 a Condrieu, grossa borgata
della Diocesi di Vienne, situata sulla riva destra del
Rodano, dove il padre suo erasi ritirato dopo esser
stato al servizio di Re Carlo V i l i .
«Studiò il Diritto all’Università di Parigi ove fu
laureato dottore in leggi nell’anno 1539, all’età di
22 anni: in seguito venne in Italia per frequentare le
celebri scuole italiane e si fissò specialmente a Padova
dove ebbe come maestro l’insigne giureconsulto
Ugo Buoncompagni che divenne poi Papa sotto il
nome di Gregorio XIII (1).
«Ritornato in Francia fu inscritto come avvocato
al Parlamento di Parigi.
«Il Cardinale de Tournon (2) che ebbe agio di
apprezzare i suoi meriti singolari lo prese al suo ser-
justice, de finances, de police
» (Vauban,
Projet d’une disme
vojale,
1608, pag. 61).
«
Robe courte s’est dit jusqu’au X V I siicle de la profes-
sion mititaire; juges de robe courte s’est dit des Prévost, des
Marechaux, de leurs heutenants et de quelques autres officiers
ou graduis qui jugeaient l ’epie de citi.
«
Robe langue s’est dit à la mime ipoque de la noblesse et
du Clergf. Les gens en robe longue, les gents du Parlement
».
(V
o l t a ir e
,
Lettres en vers et en prose,
170).
Vi erano poi ancora:
Chirurgiens de robe longue,
ed erano
quelli che avevano seguito i corsi regolari di studio, e
Chirurgiens de robe courte,
quelli che non avevano seguito
gli studi come i primi.
L ’année de robe
era l'anno giudiziario.
La
haute robe
indicava la classe degli alti Magistrati.
L ’ancienne robe se disait des familles anciennes de la robe.
Nel caso nostro il significato che si deve dare alla frase
è quello che la Famiglia De Villars apparteneva già fino
dal XVI secolo alla
noblesse de robe
che noi italiani indi
chiamo col nome di
nobiltà di toga.
(1)
Gregorio X III della famiglia Buoncompagni (Papa
a 70 anni dal 1572 al 1585), nacque a Bologna nel 1502.
Versatissimo nelle discipline del giure civile e canonico fu
in qualità di
giureconsulto
al Concilio di Trento. Insegnò
nelle Università di Bologna e di Padova. La porpora cardi
nalizia gli fu decretata da Pio V che apprezzava la sua rara
saggezza, la profonda umanità e modestia.
Come Papa, amante delle arti, abbellì Roma di numerosi
monumenti, di Chiese, di palazzi, di ponti e di fontane.
Tentò di organizzare una spedizione contro i Torchi; aiutò
Enrico III contro i calvinisti; ma sopratutto rimane ce
lebre nella storia per il Calendario che porta il suo nome.
(a) Francesco di Tournon,
Cardinale di Tournon,
entrato
giovanissimo nell'ordine di Sant’Antonio di Vienne si se
gnalò subito per una singolare capacità e perizia prudente
negli affari e per infiammato zelo religioso. Nato a Tournon
(Vivarais) nel
1489
da antica illustre tamigba nobile, nel
1537
,
a soli
28
anni, veniva nominato Arcivescovo di Embrun,
e nel
1525
di Bourges; di Anch nel
1337
e finalmente di
Lione nel
1331
, mentre ara Abate di una numerosa schiera
di Chiese, di Abazie, ecc. tanta era divenuta chiara la
fama della sua scienza e ddla sua capacità negli affari e
nelle negoziazioni. Egli In uno dei più ascoltati consiglieri
di Francesco I, che lo incaricò di negoziare il Trattato di
Madrid che diede la libertà al Re ad
1326
.
Enrico V ili
lo volle sno intermediario presso il Papa dementa VII (a)
per ottenere il divorzio con Caterina d'Arafoaa • sposare
Anna Bolena. ma non riusd nell’intento di piegare il Papa
al ano insano capriccio.
Enrico II lo inviò smhasriatorr suo a Roma, a Madrid
e nell'Inghilterra. Fio IV lo nominò Veacovo di Odia a
vizio e seco lo condusse a Roma nella qualità di con
clavista nella elezione di Papa Giulio III (3) e vi
rimase dal 29 novembre dell’anno 1549 aU’8 febbraio
del 1550.
«Il Cardinale Tournon, che era in quell’epoca
Arcivescovo di Auch, gli concesse un benefìcio nella
sua stessa chiesa nominandolo Archidiacono. Tra
sferito poi alla sede di Lione (11 maggio 1551) volle
aver seco Pietro de Villars colmandolo di nuovi
benefìci ecclesiastici, nominandolo Prevosto di Vi-
viers, Cavaliere della Chiesa di Lione, Canonico e
infine Prevosto di San Giusto a Lione stesso.
«Il i° luglio 1555 Pietro de Villars è nominato
consigliere
(conseiller derc)
al Parlamento di Parigi,
e in tale qualità accompagnò nuovamente a Roma
i Cardinali di Lorena (4) e di Tournon ambasciatori
del Re di Francia.
Clemente VII lo onorò della Porpora (1530), e lo nominò
decano del Sacro Collegio.
Zelantissimo dell’unità religiosa dei francesi perseguitò
Calvinisti e Valdesi. Introdusse i Gesuiti in Francia e colle
sue ricchezze fondò il Collegio di Tournon dandone loro la
Direzione.
Il Cardinale di Tournon, uomo di governo, oratore,
uomo di scienza, fu uno dei più eminenti personaggi del
drammatico Regno di Francesco I. Mori nel 1562 a 73 anni.
(a)
Clemente VII — Giulio de Medici — Capo della Lega
Santa contro Carlo V, fu chiuso e assediato nel Castel
Sant’Angelo dove rimase sei mesi assistendo alle atrocità
commesse dai mercenari del Connestabile di Borbone du
rante il Sacco di Roma e agli innominabili atti di feroce
ostilità contro il Papato. Il suo rifiuto ad accordare facoltà
di divorziare a Enrico V i l i fu la causa per cui il Re d ’In
ghilterra si separò dalla Chiesa romana. Morì il 26 set
tembre 1534.
(3) Giulio III (Gian Maria del Monte), nato in Roma
nel 1487 (o secondo altri nella Provincia di Arezzo), Cardi
nale nel 1536; Papa dal 1350 al 1333, riaprì il Concilio di
Trento che egli stesso aveva presieduto sotto Paolo III e
si uni all’imperatore per combattere Ottavio Farnese Duca
di Parma.
(4)
Carlo di Lorena detto il
Cardinale di Lorena.
Arcive
scovo di Reims, di Narbonne, Vescovo di Metz e di Toul,
di Verdun, ecc., Abate di Cluny e di molte altre Chiese e
Abazie, nacque a Joinville nel
1323
da Claudio di Lorena
primo Duca di Guisa. Paolo
III
lo nominava Cardinale nel
1347
a soli
22
anni, e lo alloggiava in Roma nello stesso
palazzo pontificio, incantato dalle sue nobili maniere, dalla
sua eloquenza, dalle sue doti personali. Ritornato in Francia
vi fu accolto col più grande favore segnalando» nel
1361
d
colloquio di Poiasy dove stigmatizzò e confuse le dottrine
calviniste di Teodoro Bese.
Egli cercò di stabilire l’inquisizione in Francia, unico
mezzo che riteneva opport uno per arrestare i progresd dd
Calvinismo. Prese parte d Concilio di Trento e vi propose
la fondazione ddla
Lega.
Contribuì all'aumento delle ias-
poste e alla diminuzione delle pensioni d nobili par. rinsal
dare il bilancio dello Stato, essendo Egli governata* delle
finanat e Ministro di Stato di Carlo IX, ciò che diede origine
alla
fanone i t i malcontenti
cbe d unirono agli Ugonotti
nel complotto di Amboése (
1360
).
n Cardinale di Lorena scrisse e pubblicò molta opere
notevoli: Arringhe, Sermoni, Lettere, ecc. Egli fu in vita
cod potente e facoltoso che il Papa Pio V, allarmato daBa
saa grande influenza snSa politica francese, lo chiamava
Papa
al
H là
d» Mani».
Mori in Avignone a d
1374
a
49
anni, dopo «ver fondato-
a Univerrità di Font-à-Mo— on.
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