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del primo piano, delle speciali cassette riflettenti dalla

parte del muro e chiuse da alabastro o vetro opalino

verso l’esterno, la cui luce fosse nella maggior mi­

sura riverberata verso il basso. Sono note le ragioni

(Torino,

luglio 1932) per cui l’idea non potè essere

attuata.

Scartato per via Roma l ’impiego di corpi diffon­

denti, si adottarono lanterne che consentissero egual­

mente la illuminazione delle facciate delle case sino

ai tetti, e non producessero abbagliamento da parte

della pavimentazione stradale, sia perchè opportu­

namente frazionate e moltiplicate di numero, sia

perchè disposte fuori dell'angolo solito di visione

deU'automobìlista.

Il tipo di lanterne usato è illustrato nelle fig. 1, 2;

sono in bronzo fuso, a corpo esagonale chiuso da

cristalli chiari, con lampada da 6.000

lumen

in vetro

opalino, ad altezza dal suolo di m. 4,50.

Le misure fotometriche su strada relative al

tratto ove gli interassi delle arcate distano, m. 3,50

— vi sono altri edifìci con detti interassi a m. 6 —

hanno dimostrato per i portici una illuminaziune

media di 30 lux e per la strada 24,3 lux. Fra i punti

di maggiore e quelli di minore illuminazione il disli­

vello è molto lieve, l’occhio diffìcilmente lo perce­

pisce, la illuminazione è praticamente costante su

tutto il piano viabile.

Chi non ha famigliarità coi lux ritenga che l’Asso-

ciazione Ingegneri Illuminotecnici dell’U.R.S.S. ha

recentemente stabilito per quel paese per le strade

ad altissima densità di traffico una illuminazione

media non inferiore a 10 lux, e così valori di illumi­

nazione man mano decrescenti col decrescere del­

l’importanza della strada. Analoghe specificazioni

sono in vigore per tutti i paesi del mondo. A Londra

la illuminazione media della Victoria Embankment

e della Whitehall è di 10 a 15 lux; a Milano la illu-

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F i » « . . T U

F i« . S- - T U

a l* S M

mutazione dì

vìa Dante e di corso Vittorio Emanuele

è dì circa 7

lux; negli Stati Uniti d'America le «strade

bianche»

(Whiteways) più illuminate arrivano a

20—30 lux; ma questa, più che pubblica, è illumi­

nazione commerciale, la gran parte della spesa del

servizio essendo sostenuta dai negozianti frontisti

(i cui negozi non hanno illuminazione esterna propria)

in ragione dei metri lineari di fronte occupato, e la

illuminazione stessa colla chiusura dei negozi viene

ridotta a meno di una terza parte.

Ciò nonostante la nuova via Roma (a cui ora si

può aggiungere l’antica via Po) tiene a fronte afta

il suo posto (figure 3, 4, 5) rimpetto alle «strade

bianche »d’America. Esclusa la State Street di Chi­

cago. DL, ed fl Washington Blvd di Detroit, Mkh.,

in cui ad ogni metro lineare di strada si dànno 6.000

lumen

(volgarmente 600 candele), l'erogazione di

lumen

per metro lineare neOe altre «strade bianche»

americane varia da «1 minimo di

zmo

(Market

Street, San Franano, Cai) ad

m

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<£3.500

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