

GIORNALI E GIORNALISTI PIEMONTESI-LIGURI
avvocato Didaco Pellegrini e consorti che accusavano il
dimesso Ramognini di parzialità per essersi opposto all’in-
serzione di un articolo di esso Pellegrini contro alcune opere
ili Emanuele Celesia, stampate all’estero, e che molto confi
dano nel nuovo eletto prof. Ignazio Cagnoli che si cattivò
le loro simpatie per l'ardimento dei pensieri e la franchezza
delle espressioni. Si crede che il Pellegrini, quantunque non
figuri tra i compilatori, sarebbe l’anima del nuovo giornale.
Non v ’ha dubbio pertanto che questo periodico, consacrato
per sua istituzione alle intelligenze delle famiglie e delle
classi del popolo, voglia portare queste alla cognizione ed
all’amore delle idee di fratellanza e di libertà. Siccome
osserverei che anche in cotesta città uscirebbero giornali che
portano l’impronta di queste influenze, io non ho dal mio
contodifficoltàache si permettesse la pubblicazionedello
Spet
tatore ligure,
salvo a meglio esaminarne le tendenze e lo scopo.
Non diversamente s’era espresso tre giorni in
nanzi (n dicembre 1846), circa un altro foglio setti
manale,
I l Lucifero,
di cui la direzione avrebbe do
vuto essere affidata al dottor David Chiossone. E
aveva soggiunto: «Già si sapeva che i più zelanti
apostoli delle riforme italiane, i quali qui fecero parte
della ottava riunione degli scienziati, calorosamente
avevano raccomandato il mezzo dei periodici come
il più atto a diffondere e fare apprezzare i principii
dal cui trionfo dipende quello della loro causa....
Il Lucifero
che precede il sole parve il simbolo il più
espressivo, e la tendenza ben nota della maggior
parte dei collaboratori non lascia punto esitare circa
10 scopo implicito ed essenziale cui si vuole desti
nare questo nuovo periodico; lo che più chiaro
apparisce dal sapersi essere uno dei suoi promotori
11 marchese Lorenzo Pareto, che sarà per certo uno
dei primi ad influenzarne le tinte ». Per lo
Spettatore
come per
II Lucifero,
nell’udienza del 17 dicembre,
il Re ordinò: «Agli atti senza rispondere »; e così
i due periodici non videro la luce (29).
L ’Eco dei giornali
si pubblicava ancora alla fine
del 1847, quando andavano in vigore le nuove dispo
sizioni sulla stampa periodica.
F. LEMMI
(1) Ved. il precedente numero di questa Rivista.
(2) Autorizzato nel dicembre 1844. Ved.
Rassegna Na
zionale,
novembre 1926.
(3) Mensile, del libraio Pietro De Maria. Fu permesso
il 12 novembre 1844. Prima (1842) il De Maria pubblicava
VAlbum del ricamatore.
Il 9 dicembre 1847 il
Maestro del
ricamo
divenne
La Moda,
sotto la direzione di Felice Govean.
(4) Settimanale, autorizzato il 18 novembre 1838. Vi
scrivevano Luigi Cicconi, Giacinto Carena, Luigi Cibrario,
Antonio Baratta e Tullio Dandolo. Scomparve alla fine
del 1850.
(5) L A. Valle aveva pure pubblicato racconti di genere
romantico, per es.:
Rosaltnda 0 la fondazione di Alessandria
(Torino, 1841) e le
leggende diaboliche della storia italiana
(Torino, 1846). Più tardi si occupò anche di storia e diresse
altri giornali, firmandosi
Fra Chichibio.
(6) Ben nota è oggi la condotta del Gifflenga nel 1814.
Ved.: D.
P
e r r f
.
r o
,
Il gen. conte A . di Gifflenga e la congiura
militare lombarda,
in
Riv. stor. del Risorg. ital.,
1895. Quanto
ai fatti del 1821 ved. il giudizio della regina Maria Teresa
in F. Lfmmi,
Carlo Felice,
Torino, Paravia, 1931, p. 193.
(7) Autorizzato nel maggio 1843: cessò il 29 dicembre
1848. Una nuova serie in cinque volumi si pubblicò poi tra
il 1851 e il 1854. Su quest'importante periodico vedi:
G.
P
r a t o
,
Fatti e dottrine economiche alla vigilia del 1848
etc.,
in
Bibl. stor. ital. recente,
1921.
(8) Si potrebbe aggiungere
VEnciclopedia legale
(Cassone
e Marzorati, i° marzo 1839) della quale uscirono due soli
fascicoli, e il
Dizionario di diritto amministrativo
(Favaie,
gennaio 1840) diretto dagli avvocati Luigi Vigna e Vin
cenzo Aliberti che. il 15 maggio 1845, ebbero il permesso
di fare uscire anche un
Giornale di diritto amministrativo
con articoli bibliografici e di varietà.
(9) Dal gennaio 1821 al marzo 1841 sera pubblicato
mensilmente il
Repertorio medico-chirurgo del Piemonte,
di
cui, dopo il giugno 1836, fu direttore il medico Giuseppe De
Rolandis. Questi, ch’era un compromesso del 1821, fece
pure uscire le
Effemeridi sul cholèra i t i Piemonte
(1835-1836)
e inoltre le
Effemeridi fisico-mtdicke del Piemonte,
settima
nale autorizzato alla fine del 1835 come appendice al
Reper
torio.
(10)
Calendario generale,
anno XVIII, pp. 509-603.
(11) A Novara si pubblicava anche il
Manuale forense
(tip. Artaria), di cui uscirono nove volumi tra il 1838 e
il 1843. e
II Notaio
degli avvocati Carlo Franciont di Gri-
gnasco e Felice De Vecchi di Arena. Il permesso fu dato il
24 aprile 1839 a condizione che si facesse cosa diversa dal
Dizionario notarile
«privilegiato » del notaio Calza, allora in
ristampa a Torino. Nel 1844 l’editore Francesco Merati
interruppe la pubblicazione che fu ripresa, nel 1845, da
Pasquale Rusconi.
(12) Giornale di letteratura, autorizzato il 5 giugno 1840
(tip. Andrea Novetti). NeU’aprile 1843 passò al tip. Luigi
Capriolo di Alessandria. Quivi, dal i° marzo 1839, pu’ ' *'
cavasi anche la
Giurisprudenza del codice civile e delle un,,
leggi dello Stato
(tip. Guidetti). La dirigeva l’avv. Cristoforo
Mantelli che, nel 1841, venne anche autorizzato verbalmente
a fare uscire una
Giurisprudenza commerciale
di cui, nel
dicembre 1845 furono offerti al Re i due primi volumi.
Anche il .Mantelli s’era compromesso nel 1821. Nel 1835-1836
pubblicò la vita e gli scritti del giureconsulto alessandrino
G. A. De Giorgi, e nel 1837 una raccolta di
Piccole biografie
delle donne illustri alessandrine
(tip. Guidetti).
(13) Quindicinale del tip. Damiano Lyboz, autorizzato
il 23 settembre 1840. Nel 1845 fu rimproverato per un
Monologue d'un docteur
in cui si suppose preso di mira il
Barone Bich, medico e nuovo sindaco di Aosta.
(14) La
Revue florimontane,
che avrebbe dovuto essere
pubblicata (die. 1837) a Chambéry da Giacinto Thiollier,
capitano in ritiro, non comparve mai. Nel die. 1838 il
prof. Raffaele Coffy, francese, che aveva fondato e dirigeva
una scuola di commercio, ebbe il permesso di pubblicare le
Petites affiches de la ville de Chambéry,
ma rimpatriò nell’ot
tobre 1839 senz’aver attuato il disegno. Lo riprese, nel 1842,
il tip. Giuseppe Dessaix ma senza fortuna poiché, si disse,
nel 1836 era stato economicamente rinchiuso nel forte di
Finestrelle per massime antimonarchiche e antireligiose.
Ma fu forse un pretesto per non danneggiare Claudio Mel
chiorre Raymond, redattore dd
Courrier des Alpes,
che già
pubblicava qualche cosa di simile per tutta la Savoia.
(15) Si pubblicava allora (1840) anche, dietro permesso
verbale dell’autorità dd luogo, un foglio intitolato:
Nota
dei forestieri ed avvisi relativi alle arti e mestieri.
Nell'ot
tobre 1843 il prof. Giuseppe Franco domandò, probabil
mente per impedire che altri facesse qualche cosa di simile,
una regofcre autorizzazione, ma gli fu risposto che non si
trattava di foglio periodico e ch’egli poteva continuare
come per l’innanzi. Infine avverto che, nd dicembre 1843,
fu autorizzato il settimanale
Echo Musical
dd maestro
Carlo Poppa Montano.
(16) Autore, tra l’altro, della
Storia civili... i t i Gemanosi
dalle origini al
1797, Genova, Grondona, 1844-1849, voli. 5.